Priorità agli ultras: pochi friulani a Berlino con la Juve

UDINE. La Juventus stacca il biglietto a Madrid per la finale di Champions League del 6 giugno a Berlino e in Friuli Venezia Giulia tra i tifosi della Vecchia Signora è già partita la corsa al biglietto. Saranno circa 20 mila i tagliandi a disposizione della tifoseria italiana e in molti in queste ore hanno già iniziato a muoversi per capire come arrivare al ticket della finale. Sicuramente appena saranno messi in vendita la strada più percorsa da chi non vuole assolutamente mancare sarà quella del mondo di Internet: al setaccio finiranno tutti i siti mondiali, dal più ufficiale a quello più strano, con la speranza che alla fine la Germania sia un approdo sicuro.
E poi ci sono le vie cosiddette “istituzionali”, cioè attraverso il centro di coordinamento dei club di Torino. A questa grande famiglia fa riferimento anche il sodalizio “doc” Nordest Bianconero, che raggruppa 52 sezioni del Triveneto (molte sono friulane). I presidenti delle sezioni inoltrano una regolare richiesta al club, che a sua volta la gira al Coordinamento. Questo, in base a quanti biglietti la società Juventus mette a disposizione, smista il pacchetto ticket in tutta Italia e anche fuori confine. Alla fine nel Nordest potrebbe arrivare anche solamente una decina di tagliandi: per la gara di Madrid, per esempio, ne sono stati consegnati 15, per Monaco 14. In base a questo, quindi, i tifosi juventini nostrani potranno organizzare il proprio viaggio a Berlino.
Tra i più fortunati potrebbe esserci Paolo Gonano del club Alpe Adria di Gemona del Friuli, che si è potuto godere anche il match di Madrid. «Spero che alla fine riusciremo a partire almeno in 50 - dice dalla Spagna -, il nostro gruppo è sempre molto presente, abbiamo visto tutte le gare allo Juventus Stadium, gran parte delle trasferte in Italia e moltissime di quelle europee. C’è molto fermento per la finale, ma tutto dipenderà da quanti biglietti avremo a disposizione». Particolare non trascurabile, anche perché poi i ticket andranno distribuiti tra i tanti che ne faranno richiesta tra le sezioni, e per questa procedura c’è una regola da seguire: i primi che hanno diritto al tagliando sono i presidenti di sezione, poi quelli che sono abbonati, e quindi i soci più meritevoli, che seguono la squadra con assiduità. «Non è possibile attribuire il biglietto al primo che lo richiede - spiega Piero Nisi, amministratore del club Nordest Bianconero -, ma è giusto premiare chi è sempre presente o particolarmente impegnato nella vita sociale delle sezioni».
Ad essere protagonisti, però, alla fine non sono mai questi tifosi “normali”, ma sono sempre gli ultras: la frangia più calda del tifo juventino gode infatti di corsia preferenziale: «Purtroppo i ticket per queste occasioni sono sempre pochi - spiega Nisi -, perché la precedenza nell’attribuzione da parte della società viene data agli ultras. E sono molti. Ciò che resta viene distribuito».
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