Prima volta di Zacchettiin campo da ex a Udine

di Valerio Morelli
UDINE.
Domenica, dopo otto stagioni in arancione, ritornerà per la prima volta da ex a Udine e nel suo Carnera festeggerà le 200 presenze in serie A: 196 finora con la Snaidero e 3 con la Ngc Cantù, in cui milita da questo campionato.
Joel Zacchetti tradirà qualche emozione solo quando scenderà sul parquet, davanti al suo vecchio pubblico: «Che saluto». Per ora pensa soltanto a rifarsi, nella quarta d’andata, dello stop subìto al Pianella lunedì nel posticipo con Avellino: «Potevamo vincere, ora dobbiamo farlo a Udine». Zacchetti, 747 punti segnati finora in A, vuole anche a rifarsi dopo avere scritto “virgola” con l’Air: 11 punti in 3 gare finora, in perfetta media - carriera di 3,7.Snaidero - Ngc sarà la gara dei centenari perché, oltre alle 200 di Zacchetti, festeggeranno le 100 in A Hervè Toure (861 punti) e il “gettonaro” della Snaidero, Alejandro Gomez (313).
Joel, emozionato a giocartela a Udine, in casa tua?
«È la prima volta che ci torno da ex e, ora come ora, non so bene che proverò. Sarò emozionato quando metterò piede al Carnera con Cantù e sarà emozionante giocare davanti al mio vecchio pubblico che saluto, tutto».
Neanche la benedizione dell’arcivescovo Tettamanzi, domenica, ha esorcizzato il Pianella: lunedì blitz di Avellino, dopo Siena, e tu a secco.
«Non mi entrava il tiro, ho fatto 0/6 dal campo. Coach Dalmonte, che ho già avuto a Ferrara (in Legadue a fine stagione 2004 - 2005,
ndr
), mi ha dato comunque fiducia facendomi giocare 8 o 9 minuti nell’ultimo quarto. È ovvio, quindi, che ora voglia riscattarmi. A Udine dobbiamo vincere, magari ripetendo la prova con cui abbiamo vinto di 24 punti a Caserta. Sarà una gara molto dura, peraltro, perché anche la Snaidero deve vincere. Sarà difficile, una bella lotta».
A fine mercato dicevi che la Snaidero era una squadra fatta di lottatori, rognosa da affrontare. Ora, dopo tre sconfitte udinesi, che idea te ne sei fatto?
«Non so, perché non l’ho mai visti giocare, neanche in televisione a Bologna. Il campionato è molto duro a 16 squadre, che si sono rinforzate. Ci può stare uno 0/3. Sappiamo tutti che il torneo è difficile, niente è sicuro e facile: ogni gara è una lotta. Battuti da Siena, potevamo vincere con Avellino se alla fine non avessimo sbagliato liberi. Pensiamo al futuro, quel che è fatto è fatto».
Che partita sarà quella di domenica al Carnera?
«Dura, lo ripeto: entrambe le squadre devono vincere. Udine giocherà in casa e farà di tutto per vincere la quarta. Sarà una lotta. Io darò il cento per cento, come sempre, per aiutare la squadra in tutti i modi. Sono il primo cambio dei lunghi, Pinkney o Toure. Mi trovo bene, con l’allenatore e con i compagni. Abbiamo fatto una bella prestagione e una gran partita a Caserta, dove siamo andati subito in vantaggio e non ci aspettavamo di vincere così. Anche Udine, però, può recuperare e ingranare».
La Snaidero, intanto, continua la marcia d’avvicinamento verso la sfida contro Cantù: ieri allenameno pomeridiano, oggi doppia seduta con pesi e tiro il mattino al palaCus e basket nel pomeriggio al Carnera.
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