Pozzo e la crisi: baby acquisti a raffica

UDINE. Sembra quasi una controffensiva. Mentre le critiche sulla politica dell’Udinese, che coinvolgono anche il mondo Watford e il satellite spagnolo del Granada, riprendono vigore, viaggiando di pari passo con i risultati deludenti delle realtà di casa Pozzo, la proprietà bianconera risponde facendo emergere tutta una serie di trattative che riguardano dei “campioncini” in erba, recensiti dagli osservatori in particolare in Sudamerica.
Si tratta di ragazzi a volte neppure maggiorenni o comunque giocatori attorno ai vent’anni, segno che si continua a percorrere lo stesso binario. D’altra parte il messaggio del patron Gianpaolo, riferendosi alla delusione di Francesco Guidolin, è stato chiaro: rimboccarsi le maniche. Inutile sperare in acquisti di nome con l’etichetta del salvatore della patria. A gennaio si farà al massimo il pieno di gioventù, facendo attenzione, tuttavia, al passaporto dei giovincelli, visto che in Italia il tesseramento degli extracomunitari è limitato, al massimo due a stagione.
Facciamo il punto. Nelle scorse ore era rimbalzato il nome di Manuel Lanzini, argentino col passaporto anche italiano: il trequartista 20enne del River Plate pare davvero in uscita, visto che il club di Buenos Aires ha un “buco” di circa 45 milioni di euro che può sanare solo con la cessione dei suoi gioiellini. L’Udinese è in buoni rapporti con Daniel Passarella, il presidente dei Millonarios – è il soprannome, non un presa per i fondelli – visto l’affare Roberto Pereyra e il prestito di Alexis Sanchez proprio al River per farsi le ossa. Il prezzo, tuttavia, è piuttosto alto, 10 milioni di euro, anche se la trattativa è appena iniziata.
Di sicuro Gino Pozzo, il braccio operativo sul mercato) non si infilerà in un’asta con il Borussia, tanto per fare il nome di un club europeo interessato a Lanzini. Da quelle parti, poi, i bianconeri stanno seguendo anche Franco Mussis, altro centrocampista offensivo (gioca prevalentenmente sul centro-destra), 21 anni, del Gimnasia y Esgrima La Plata, società dalla quale alla fine degli Anni 90 l’Udinese prelevò il Pampa, Roberto Sosa. Mussis, detto El Gordo, una vaga somiglianza taurina con l’attore Vin Diesel, piace molto anche ad altre realtà argentine, in particolare il Boca Juniors che ha messo nel mirino anche Charles Aranguiz, su per giù lo stesso ruolo, cileno di 24 anni, nazionale della Universidad de Chile che tuttavia è già sotto il controllo dell’Udinese che vorrebbe portarlo qui a luglio, dopo i Mondiali.
A proposito di cileni: pare che Pozzo abbia definito col Deportivo Palestino il futuro dell’attaccente 17enne Matias Ramirez, per il quale si attende la maggiore età (a febbraio) per metere a posto tutti i dettagli della trattativa, mentre in Colombia l’acquisto di Alexis Zapata, 18 anni, dell’Envigado, pare davvero cosa fatta per circa un milione: anche lui è un centrocampista offensivo, abituato ad agire a sinistra.
Dall’Ecuador, invece, rimbalzano i dettagli dell’affare che porterà tre ragazzi della Ldu sotto il controllo dell’Udinese (magari attraverso la consociata Granada che non ha problemi con i tesseramenti). Il presidente del club di Quito, Esteban Paz, era in Friuli negli scorsi giorni assieme all’agente sudamerciano Gustavo Lescovich per raggiungere un accordo su Gabriel Corozo e Kevin Mercado: il 25% dei diritti sportivi dei due sono finiti nelle mani di Pozzo che si è riservato anche la possibilità di un riscatto definitivo con il quale poterbbe mettere le mani anche su Angel Castillo, il baby del trio che la scorsa domenica era ospite allo stadio e che adesso è minorenne.
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