Pordenone, la svolta nel talento dei ritrovati Dubickas e Piscopo

Il lituano riassapora il gol, due assist per Kevin: con loro Di Carlo torna ottimista

Alberto Bertolotto

Il Pordenone li attendeva da più di un mese. Nella partita di Trento sono finalmente tornati a graffiare. Edgaras Dubickas e Kevin Piscopo si sono risvegliati dal letargo e, complice anche la ritrovata solidità difensiva, la squadra è tornata alla vittoria.

Dubickas ha segnato il gol che cercava da più di un mese, dalla trasferta di Alessandria con la Juventus Next Gen; il secondo ha servito gli assist valsi le due reti dei ramarri, ripetendo quella prestazione offerta al cospetto della Triestina prima di Natale.

A entrambi non manca il talento, anzi. Se giocano “solo” in serie C il motivo va solo trovato nella loro mancanza di continuità. Un aspetto da migliorare al più presto. In palio c’è la promozione in B, che per loro sarebbe la prima.

NUOVE FRECCE

Tra le tante cose recuperate a Trento questi due attaccanti, che hanno complessivamente reso al di sotto delle aspettative. Non ingannino i sei centri realizzati da Dubickas, che dopo i quattro gol segnati tra fine ottobre e inizio novembre era incappato in numerose prestazioni insipide, caratterizzate da una scarsa incisività sottoporta.

Ancora meno ha fatto Piscopo, calciatore potenzialmente in grado di vincere da solo le partite (come a Trento), ma incapace di mettere in fila più incontri di alto livello. Da sabato scorso mister Di Carlo spera di averli “recuperati” appieno, perché tra il big match di Salò di lunedì prossimo e l’ultimo mese e mezzo di campionato c’è bisogno della loro fisicità e del loro genio. Va bene la solidità difensiva, ma il Pordenone necessità anche di qualità in fase di finalizzazione.

E questo compito spetta a elementi come Piscopo e Dubickas. Il lituano peraltro a giugno diventerà a tutti gli effetti un giocatore del Pisa. Il club nerazzurro è già diventato proprietario del suo cartellino lo scorso gennaio, quando si è concluso l’affare che ha portato Robert Gucher in Friuli. In neroverde “Dubi” è in prestito sino a fine campionato: è doveroso lavorare per puntare a lasciare la squadra con un grande traguardo.

CONTINUITA’

Un altro giocatore simile ai protagonisti del Briamasco è Francesco Deli, autore del gol più bello della storia recente del Pordenone (quello col Trento all’andata) ma che non riesce proprio a prendere in mano la squadra. Per fare un esempio del recente passato dei ramarri, Patrick Ciurria, oggi protagonista in serie A col Monza, non è potenzialmente molto più forte di loro.

La differenza è che il “Fante” nelle ultime tre stagioni in Friuli (dal 2018 al 2021) ha avuto una continuità impressionante. Ha inoltre lavorato sodo e si è adattato a ricoprire più ruoli.

Adesso è passato alla cassa. Ciurria ha tre anni più di Dubickas e Piscopo (classe 1995 “contro” classe 1998), che sono dunque ancora in tempo per prendere in mano la loro carriera e puntare a ottenere molto di più che una normalissima serie C.

La svolta per il “Fante” è avvenuta proprio col campionato di Lega Pro vinto nel 2019 col Pordenone. I due devono solo cogliere l’attimo e impossessarsi del tutto della squadra.

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