Pordenone, la D porterebbe Zeman ma il 18 luglio è vicino e la società ha fretta
Va trovata una decina di giocatori e servono amichevoli. L’incognita legata ai fuoriquota e alla normativa sui giovani

PORDENONE. Se serie D sarà – e la società sta lavorando solo in quella direzione, come confermato dall’avvocato bolognese Mattia Grassani – il Pordenone sarà allenato con tutta probabilità da Karel Zeman, figlio del celebre Zdenek, la scorsa stagione al Pescara in serie C.
Il trainer di origini boeme, nelle ultime due stagioni al Lavello (Eccellenza lucana) sarebbe infatti pronto ad assumere il comando della nave neroverde, che ha dato mandato allo studio Grassani di lavorare su una domanda di ammissione in sovrannumero al torneo di Interregionale.
A riguardo il presidente Mauro Lovisa e il suo nuovo socio Marco La Rosa non hanno altre intenzioni: la strada da percorrere ha molti ostacoli, ma si va avanti lungo questa direzione.
Come primo step entro il 18 luglio bisogna produrre una serie di documenti e aver onorato i debiti sportivi (o perlomeno concordato un piano di rientro). Successivamente sarà necessario pensare alla squadra da allestire, perché il tempo a disposizione è molto poco rispetto a quello avuto a disposizione dalle altre società di serie D.
Al momento i ramarri non hanno giocatori da cui ripartire, ma solo un tecnico che avrebbe dato il suo “sì” alla proprietà. Bisogna individuare nel giro di poco tempo almeno una decina di calciatori per partire con la preparazione e successivamente preparare il debutto in coppa Italia (previsto per fine agosto) e in campionato (in programma la prima domenica di settembre). Nel mezzo si dovrebbero poi anche organizzare delle amichevoli.
Ma chi potrebbe accettare di prendere parte a quest’avventura? Di giocatori “esperti” liberi ce ne sono e ce ne saranno, questo non deve essere un problema che spaventa.
L’aspetto difficile dell’Interregionale sarà legato invece alla ricerca dei fuoriquota, vale a dire i calciatori giovani che devono obbligatoriamente scendere in campo dall’inizio del match. In categoria devono essere quattro, di cui uno nato nel 2003, due nel 2004 e uno nel 2005.
Ciò significa che in una rosa ne servono almeno dieci, in modo tale da avere delle alternative. Il Pordenone spera di riuscire a trattenere alcuni dei suoi “baby”, ma al momento la missione è complicata. Bisognerebbe rivolgersi altrove.
Zeman, con le sue conoscenze tra serie D ed Eccellenza, potrebbe fare da traino. Il tempo stringe e dopo il 18 luglio, se tutto dovesse andare bene, bisogna correre davvero forte.
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