La Polonia punta su altri candidati per il ruolo di ct: Runjaic si riavvicina all’Udinese

Non dovrebbe essere lui il commissario tecnico della nazionale biancorossa, il favorito è Maciej Skorża. Due i nodi: la poca padronanza della lingua e il contratto con il club friulano

Stefano Martorano
L’allenatore tedesco Kosta Runjaic è legato all’Udinese fino 30 giugno 2026. A destra Gino Pozzo
L’allenatore tedesco Kosta Runjaic è legato all’Udinese fino 30 giugno 2026. A destra Gino Pozzo

Dagli americani della Guggenheim Partners, il fondo interessato all’acquisto dell’Udinese che si è appena preso i mitici Los Angeles Lakers sganciando 10 miliardi di dollari, all’America dove il presidente della federazione polacca Cezary Kulesza è volato nel tentativo di convincere il suo primo candidato, Maciej Skorża, a cui affidare la panchina della nazionale, quella che negli ultimi giorni è stata la “tentazione” di Kosta Runjaic.

C’è dunque ancora molta America nel presente della Zebretta, anche se a ben guardare permane l’oceano di milioni (184.4) che la separa dall’acquisizione del fondo Usa, lo stesso che subentrando in tempi brevi ai Pozzo avrebbe anche il potere di far cambiare il corso professionale di molti tesserati bianconeri, tra cui anche quello di un Runjaic rimasto alla finestra proprio come tutti i tifosi dell’Udinese curiosi di vedere se e come andrà a finire la paventata cessione della società.

Coincidenza temporale a parte, è difficile stabilire quanto le voci della paventata cessione possano avere influito tra i pensieri di mister Kosta, ma è anche abbastanza presumibile che l’incertezza sul fronte societario possa avere avuto un peso sulle altre voci, quelli provenienti dalla Polonia, dove Runjaic è stato inserito in una ristretta lista di papabili commissari tecnici per la nazionale rimasta senza allenatore dopo le dimissioni di Michal Probierz.

Da lì in poi è cominciata una corsa contro il tempo per il presidente federale Kulesza, accomunato al pari grado italiano Gravina nella ricerca affannata di un ct che sia anche un esperto conoscitore dei calciatori polacchi.

È un requisito in mano a Runjaic, non a caso contattato da un emissario federale tramite il suo secondo Przemysław Małecki, già selezionatore delle rappresentative Under 16 e 17, così come ha scritto nei giorni scorsi il “Przegląd Sportowy”, l’autorevole testata che ha riportato anche l’orientamento di un Runjaic «che sarebbe aperto al dialogo con il consiglio di amministrazione della federazione, la Pzpn».

Come dire che mister Kosta ci ha pensato eccome, lusingato della proposta come normale che sia per lui che considera la Polonia la sua seconda patria calcistica, al punto da seguirne anche le partite dell’Ekstraklasa, il massimo campionato già frequentato quando è stato alla guida di Pogoń e Legia tra il 2017 e il 2024.

Tuttavia, sono altri due i requisiti che mancano a Runjaic e il primo porta alla mancata padronanza della lingua polacca, inserito come criterio dalla federazione. Il secondo, invece, è l’assenza di una clausola con cui possa liberarsi dal contratto in essere con l’Udinese.

Nel biennale vergato la scorsa estate, quello che Gino Pozzo tiene nel cassetto della sua scrivania, non risulta, infatti, nessuna possibilità di fuga se non a mezzo di un ricco bonifico, una transazione che l’Udinese potrebbe prendere in considerazione a fronte della volontà del tecnico. È un mezzo a cui la Pzpn non vorrebbe ricorrere, almeno per Kosta, ma che potrebbe invece usare per liberare Maciej Skorża, il ct individuato dal presidente federale che è addirittura volato negli States pur di convincere l’attuale allenatore dei giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, presenti al Mondiale per club.

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