Pionieri sotto canestro, il Torre trent’anni dopo

Festa speciale con atleti tuttora in attività ed ex, in regia Silvani. Barbisin: un quartiere sportivo

PORDENONE. Il trentesimo anniversario di fondazione del Torre Basket è stato festeggiato a Villanova, una giornata all’insegna del ricordo dei numerosi anni trascorsi alla quale hanno partecipato atleti, dirigenti, staff tecnico, famiglie, ex ed anche di una buona rappresentanza delle vecchie glorie. In regia il factotum Fulvio Silvani, il quale ha organizzato anche le classiche sfide genitori contro figli.

Il sodalizio attualmente presieduto da Antonio Buri è sorto nel 1982 grazie all’iniziativa di alcuni pionieri cestistici, i quali intendevano, attraverso la divulgazione di questo sport, offrire una nuova possibilità sportiva ai giovani di Torre. «Il presupposto iniziale dei fondatori del basket torresano – afferma uno di loro, Tiziano Barbisin - era anche quello di diventare assieme al calcio un unico punto di riferimento sportivo per il quartiere; per vari motivi il matrimonio durò poco, e quindi ognuno andò per la propria strada». E quella del Torre Basket è andata avanti con un salto anche nel campionato di Promozione, l’attuale C2, con il club , anche grazie alla mitica figura di Giuliano Olivieri, diventato un preciso punto di riferimento in città. Oggi non c’è più una prima squadra, ma la società svolge un grande lavoro a livello giovanile, ed è il club con il maggior numero di di iscritti al minibasket.

«Torre è un quartiere sportivo – osserva Barbisin - Vanta campioni in diverse discipline, come Maurizio Perissinot nel rally, Giovanni Parutta judo e sumo, Daniele Molmenti olimpionico nella canoa, Alessia Trost nell’atletica, ed anche il basket ha prodotto importanti giocatori: vedi ad esempio Giorgio Brunet, Vittorio Malacart, Walter Furlan, Stefano Barbisin, in tempi più lontani, Michele Barbisin, Alberto Gaiarin e Marco Cusin, attualmente in A1 a Cantù e nazionale azzurro, in quelli più recenti». (d.d.)

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