Perisan, il Pordenone ha un portiere da record

PORDENONE. Doveroso celebrare il Diaw in versione Ibra, capace col Venezia di andare a segno per la sesta partita consecutiva e tagliare il traguardo della doppia cifra a girone d'andata ancora in corso. Così come naturale è tessere le lodi di un Ciurria sempre più a suo agio anche nella posizione di seconda punta, come conferma l’ennesima rete dalla distanza. Assieme, là davanti, compongono la coppia d’oro del Pordenone. Pur senza dimenticare i vari Butic e Musiolik sempre pronti a dare il loro importante contributo.
Ma è alle spalle di tutti, ovvero in porta, che la squadra di Tesser sta edificando la rimonta play-off: se il campionato finisse oggi, i neroverdi ci sarebbero dentro, pur con l’incongnita del match da recuperare del Frosinone (che ha un punto in meno dei ramarri) a Pisa. Da tre partite, infatti, con Reggiana, Salernitana e Venezia, Samuele Perisan ha abbassato la saracinesca.
In totale fanno 276 minuti di imbattibilità: superato il record di Di Gregorio, che la scorsa stagione si era fermato a 240. E guarda caso sono arrivati 9 punti. Sia chiaro, non è la prima volta che il Pordenone riesce a inanellare tre successi di fila in serie B. Ma stavolta c’è qualcosa di inedito, rappresentato per l’appunto dalla capacità di non subire nulla.
Perisan si inserisce così nella tradizione che vede il Pordenone nei panni di autentico trampolino per numeri uno. Si ricorderà il precedente più prossimo, il già citato Michele Di Gregorio. Arrivato sulle rive del Noncello dopo una stagione in prestito a Novara in C, all’esordio si è rivelato uno dei migliori portieri della serie B. Tanto da meritarsi l’attenzione costante dell’Inter, club cui appartiene il suo cartellino, e la chiamata del Monza di Galliani, costruito per sbaragliare la concorrenza nella corsa alla serie A.
Alle spalle di Di Gregorio e ora di Perisan, c’è sempre Giacomo Bindi, uno degli artefici della storica promozione in serie C. Un portiere che mette i suoi compagni di reparto nelle condizioni di esprimersi al meglio. Sotto l’egida dello staff di Tesser, in primis del preparatore Leonardo Cortiula.
Un po’ per tutti l’acquisto, per di più a titolo definitivo (contratto sino al 2023), di Perisan rappresentava una sorta di scommessa, per quanto molto ragionata. Nessun dubbio sulle sue qualità. Ma il ragazzo (compirà ad agosto 24 anni) proveniva pur sempre da una stagione come terzo portiere, mai utilizzato in serie A, nell’Udinese. E lui stesso ora ammette: «Ci è voluto un periodo di ambientamento, ma ora dopo 16 partite posso dire di essermi calato bene nella nuova realtà. Con i miei compagni allenarsi è un divertimento. Stiamo bene assieme e in campo si vede».
L’hanno visto, in verità, anche i giocatori del Venezia, che hanno provato in tutti i modi a perforare la sua porta. Ma in almeno tre circostanze l’ex bianconero si è davvero superato: prima una prodezza su Forte, quindi su un colpo di testa di Johnsen, infine su un missile di Di Mariano.
La più bella? «L’ultima – ha risposto Perisan – perchè compiuta con la mano di richiamo. Sono le parate che mi esaltano di più». E non solo lui: chiedere ai tifosi neroverdi.
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