Pascolo e Cusin dopo la gioia il ritorno al passato?

UDINE. Nell’EA7 Olimpia Milano fresca campione d’Italia ci sono due giocatori friulani che sono riusciti a cucirsi lo scudetto sul petto. Si tratta dell’udinese Davide “Dada” Pascolo e del...

UDINE. Nell’EA7 Olimpia Milano fresca campione d’Italia ci sono due giocatori friulani che sono riusciti a cucirsi lo scudetto sul petto. Si tratta dell’udinese Davide “Dada” Pascolo e del pordenonese Marco Cusin.

L’emozione per la conquista del primo tricolore della loro carriera ha cancellato l’amarezza per lo scarso minutaggio ed è forse per questo che entrambi siano l’oggetto del desiderio di molte squadre sul mercato. Pascolo. «Lo scudetto è un sogno che si avvera e l’emozione è grandissima - conferma Dada -. L’abbraccio dei tifosi milanesi nei miei confronti, in occasione della festa scudetto, è stato un atto di stima e amore: li ringrazio tantissimo. Il mio futuro? Adesso non so nulla».

Classica risposta di circostanza, ma la pressione di Trento per riportarlo a “casa” è tanta. «Nella finale scudetto ho giocato poco - ammette Dada -. È chiaro che uno vuole giocare sempre e incidere, però rispetto le scelte dell’allenatore. L’importante era vincere tutti insieme, portando il classico mattoncino. La dedica è per la mia famiglia e la mia fidanzata». Ancora poche ore di riposo per Pascolo che da domani risponderà presente alla chiamata della Nazionale che si radunerà a Trieste in vista del doppio impegno contro Croazia e Paesi Bassi di qualificazione ai Mondiali 2019. E c’è un filo conduttore che lo unisce a Marco Spanghero, essendo stati compagni di squadra a Trento. «È un mio grande amico - chiude Dada -, gli auguro il meglio. Sono contento che giocherà a Udine e spero che possa fare bene come abbiamo fatto assieme a Trento portando la sua esuberanza e il suo talento. A quei tempi gli cucinavo il frico, ma non era granché. Ora, potrà provare quello veramente buono...». Cusin. «Lo scudetto è il raggiungimento di un sogno che stavo inseguendo da una vita - dice Marco -. Ripaga di tutti i sacrifici fatti anche dalla mia famiglia e dalla mia fidanzata ai quali dedico il tricolore. Trieste? Ho chiamato subito Daniele Cavaliero per complimentarmi con lui. Complimenti anche a tutta la società, all’Alma per i grossi investimenti e a Mario Ghiacci che ha costruito un grande progetto. Mi farebbe piacere potere tornare un giorno dove tutto è iniziato, soprattutto adesso che Trieste è di nuovo in serie A. Udine? Dimostra anche lei di volere tornare al top. Sarebbe bello vedere due squadre Fvg nella massima serie». (m.f.)

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