Nuova idea per l’Apu: piace Calzavara

L’Old Wild West segue il plau-guardia classe 2001 della Valtur Brindisi. È alto 1.95 e proprio la stazza lo fa preferire a Cappelletti

Giuseppe Pisano
Andrea Calzavara conto Xavier Johnsoin in Apu-Brindisi
Andrea Calzavara conto Xavier Johnsoin in Apu-Brindisi

L’Apu Old Wild West osserva con attenzione i play-off di serie A2. Per conoscere chi le farà compagnia nell’ascesa al piano di sopra, com’è logico che sia, ma non solo. C’è un profilo che piace e molto alla dirigenza bianconera, e sta disputando una post season con i fiocchi: stiamo parlando di Andrea Calzavara, play-guardia classe 2001 in forza alla Valtur Brindisi.

Identikit

Cresciuto nel vivaio della Pallacanestro Varese, ha esordito tra in senior con la Robur et Fides Varese in serie B all’età di 16 anni. Nel 2022 il debutto in A2 con Mantova, poi una continua crescita con tappa a Casale Monferrato e quest’anno l’arrivo a Brindisi. Per lui 32 minuti di media sul parquet con 14,8 punti (52% da due e 43% da tre) e 4 assist a partita. Tra play-in e play-off la sua produzione è salita a 15,8 punti a gara: nelle due recenti sfide casalinghe contro Rimini è stato il miglior in campo.

Un particolare non trascurabile è la stazza di Calzavara: l’altezza di 195 centimetri gli permette di avere vantaggi non confronti dei pari ruolo. Se poi consideriamo l’abilità di attaccare il ferro e la mano molto dolce al tiro da fuori, ecco che abbiamo un profilo davvero interessante anche per un roster da serie A.

La situazione contrattuale di Calzavara (agenzia Riccardo Sbezzi) lascia aperta qualsiasi soluzione: nel luglio 2024 il giocatore di Gallarate ha firmato un triennale con la Valtur Brindisi, ma l’accordo prevede opzioni d’uscita bilaterali al termine di ogni stagione sportiva. Se l’Apu decidesse quindi di provare a intavolare una trattativa una volta conclusi i play-off, ci sarebbero margini d’azione.  

  Il retroscena

Il possibile ritorno di Alessandro Cappelletti a Udine, tanto vociferato negli ultimi giorni, è destinato a rimanere una semplice suggestione. Il play spoletino, a fine contratto con la Dinamo Sassari, non ha mai fatto mistero di essere rimasto molto legato a Udine, tanto da aver contattato telefonicamente il presidente Pedone dopo la promozione dei bianconeri in A. Una chiamata di cortesia per congratularsi, una porta lasciata aperta, ma nulla più.

Per due motivi. Il primo è che “Cappe” ha un ingaggio piuttosto oneroso, e questo non è propriamente un dettaglio. Il secondo è di natura tattica: lo staff Apu considera il giocatore un doppione di Hickey, quindi l’operazione non avrebbe molto senso. Infine una considerazione: questa è una fase della stagione in cui le società come l’Apu, già certa di fare la serie A, ricevono molte chiamate, sentendosi proporre giocatori. Solo alcune si trasformano in trattative vere e proprie. 

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