Partenza in salita per l’infortunio poi è diventato il miglior tiratore

UDINE. Davide Poltroneri, nato il 24 settembre 1985 a Recco (Genova) e alto 1,96, è stato durante la stagione 2014/15 della serie B, girone B l’ala piccola titolare della Gsa Apu Udine. Giunto la...

UDINE. Davide Poltroneri, nato il 24 settembre 1985 a Recco (Genova) e alto 1,96, è stato durante la stagione 2014/15 della serie B, girone B l’ala piccola titolare della Gsa Apu Udine.

Giunto la scorsa estate dai piani superiori dell’Aquila Basket Trento, arrivata quest’anno ai quarti di finale del massimo campionato di basket con il friulano Davide Pascolo, Poltroneri è stato uno dei migliori interpreti tra i bianco-neri guidati dall’ex coach Luca Corpaci, diventando nel corso del torneo il principale terminale offensivo udinese: per lui 13,8 punti di media in stagione regolare e 17,3 nei play- off.

“Poltro”, ribattezzato così dagli addetti ai lavori, non aveva però iniziato brillantemente il suo cammino in Friuli. A causa di un infortunio a un ginocchio, che lo aveva tenuto fermo praticamente l’intera stagione precedente, ha dovuto infatti progredire per gradi. Fino all’ultima giornata di andata si era mantenuto solamente sui 9,4 punti per gara, ma dal canestro a fil di sirena valido per la vittoria a Crema del quattro gennaio scorso, le sue statistiche sono quasi raddoppiate, raggiungendo i 17,5 punti di media. Capace di giocare sia dietro l’arco dei 6,75 che spalle a canestro, Poltroneri è risultato decisivo anche per i risultati di squadra: nelle vittorie udinesi il genovese ha viaggiato con 15,1 punti, nelle sconfitte con quattro punti di media in meno.

Da sottolineare, però, anche la sua presenza al rimbalzo, poiché durante il campionato ha catturato più di cinque “carambole” per match, in una squadra dove forse è mancato un vero pivot di razza. Durante i quarti di finale dei play-off, persi alla “bella” contro Bergamo, pur mantenendo discrete percentuali dal campo (55% da due, 35% da tre), l’ex Trento non è però riuscito a incidere come avrebbe dovuto e potuto, rimanendo incartato più volte nelle maglie della difesa avversaria. (s.f.)

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