Azzurre da sogno, l'Italia di Velasco è campione del Mondo

La vittoria 23 anni dopo: le ragazze di Velasco conquistano la finale, battuta la Turchia di Santarelli

Un quinto set pieno di emozioni, una partita di un Mondiale infinito, ma l’Italia di Julio Velasco ha trovato ancora una volta la forza di restare in piedi quando la pressione era più alta.
L’italia del volley femminile conquista il mondiale in Thailandia.

Nella finale contro la Turchia di Daniele Santarelli, all’esordio assoluto in una finale iridata, le azzurre si sono imposte per 3-2 (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8) al termine di due ore di pura battaglia.

Il copione è stato quello di un’altalena continua, con Vargas e Karakurt da un lato, Egonu e Sylla dall’altro, a scambiarsi colpi e momenti di dominio.

Il via con Egonu e Sylla

Velasco parte con il sestetto base, confermando Orro e Fahr, recuperate dopo i problemi alla caviglia. L’Italia spinge subito e si prende il primo set, trascinata da Egonu (13-10 e 23-22 i momenti chiave) e da una Sylla capace di inventare colpi d’astuzia nei momenti più delicati. Il tocco di Nervini chiude sul 25-23.

Azzurre nella storia, Italia campione del mondo dopo 23 anni: l'ultimo punto

Blackout azzurro, Vargas domina

La reazione turca arriva veemente: Vargas si scatena al servizio e in attacco, le azzurre affondano tra errori e muro avversario. Il parziale di 2-10 iniziale è una condanna: la Turchia chiude 13-25 e ristabilisce la parità.

Terzo set da brividi

La vera svolta è nel terzo set: Italia avanti (15-11 con Egonu e Sylla scatenate), ma la Turchia rientra con Erdem e Vargas (19-20). Antropova, entrata nel doppio cambio, trova diagonali preziosi, ma è ancora Egonu a fare la differenza: un diagonale devastante e un ace regalano il 26-24 e il nuovo vantaggio azzurro.

Vargas rimanda tutto al quinto

Il quarto set vede di nuovo Vargas protagonista: ace, diagonali e muri che stendono le azzurre. Sylla e Antropova provano a reagire, ma la Turchia gestisce il vantaggio e chiude 19-25. Tutto si decide al tie-break.

Il tie-break del cuore

Il quinto set è una guerra di nervi: Egonu parte male, poi l’Italia reagisce con l’ace di Orro e il diagonale di Sylla. Giovannini beffa il muro, Antropova mura Karakurt e Vargas cede di nervi con un paio di errori pesanti. È l’allungo decisivo: le azzurre volano sul 9-7, resistono al ritorno turco e chiudono tra l’esplosione del pubblico e la commozione di Velasco.

Un trionfo dal sapore speciale

Per l’Italia è un titolo dal valore doppio: perché arriva contro la squadra che l’aveva eliminata all’Europeo un anno fa, e perché restituisce al movimento un’identità di squadra compatta, capace di alternare i colpi devastanti di Egonu e Antropova con la solidità di Sylla, i muri di Danesi e le difese infinite di De Gennaro.

Per la Turchia resta l’amarezza di una prima finale mondiale sfumata, dopo il trionfo europeo del 2023. Ma la sensazione è che Vargas e compagne saranno ancora protagoniste.

Oggi però è il giorno delle azzurre, tornate sul tetto del mondo con il marchio indelebile di Julio Velasco.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto