Operazione rilancio: l’Udinese punta sulle scommesse Thauvin e Success

Almeno nelle prime partite saranno loro a giocarsi il ruolo di spalla di Beto: il nigeriano ha segnato un gol nell’ultima stagione, il francese addirittura zero

Stefano Martorano
Thauvin (a sinistra) si è conquistato il ruolo di spalla di Beto che nella seconda parte dello scorso anno era stato di Success (foto Petrussi)
Thauvin (a sinistra) si è conquistato il ruolo di spalla di Beto che nella seconda parte dello scorso anno era stato di Success (foto Petrussi)

UDINE. Rilanciare Florian Thauvin nel calcio che conta, così come è già stato fatto nel recente passato con Gerard Deulofeu e Isaac Success, in modo da lenire l’addio a un altro “senatore” come il Tucu Pereyra, e non tornare sul mercato.

Ecco la scommessa che attualmente sta vincendo Gino Pozzo, che vivendo a Londra sarà abituato a sentire spesso il termine inglese gamble, accostato a varie previsioni e giochi.

Tuttavia, con quella parola in inglese ci si riferisce prettamente al gioco d’azzardo, una modalità che in casa bianconera non ha nulla a che fare con la programmazione del mercato e con i rischi d’impresa che la società si è saputa prendere negli anni anche con i giocatori più datati.

Il discorso conduce dritti al campo, l’unico vero giudice insindacabile, là dove Thauvin sta apparendo sotto una luce completamente nuova rispetto all’opaco riflesso del giocatore di nome che si era intravisto nella seconda parte dello scorso campionato.

D’accordo, sono passate appena due settimane di preparazione, e le tre amichevoli in cui il trentenne francese ha illuminato sono state poco più che uno scherzo per uno che nel 2018 ha vinto un Mondiale, ma se su quel campo il mancino di Orleans adesso corre molto più leggero e determinato, significa che Thauvin vuole rilanciarsi col suo impegno.

Il tecnico bianconero Andrea Sottil cerca la quadratura del cerchio in attacco © Foto Petrussi
Il tecnico bianconero Andrea Sottil cerca la quadratura del cerchio in attacco © Foto Petrussi

Dopo l’assist con Il Pafos, Beto si è quasi sorpreso di aver scoperto un nuovo compagno di reparto così funzionale, mentre Andrea Sottil ha rimarcato ciò che andava dicendo negli ultimi mesi, anche quando il francese era la controfigura di se stesso: «Thauvin arrivava dal campionato messicano e aveva bisogno di tempo».

Tempo che Sottil ha impiegato anche per provare Thauvin anche come mezz’ala nella prima amichevole, ma poi come spalla di Beto, in quel ruolo che per il tecnico sembra sempre più un ibrido tra la seconda punta e il rifinitore, a seconda delle caratteristiche.

Ecco l’altro punto che ci porta dritti a Isaac Success, che di Beto è stato il principale compagno nel tandem offensivo della scorsa stagione. Al contrario del francese, che si sta rilanciando in questi giorni, il 27enne nigeriano ha appena ripreso a correre dopo la distrazione al retto femorale destro rimediata esattamente tre mesi fa con la Cremonese, quando si fece male calciando il pallone del suo primo e unico gol stagionale.

Da allora saltò le ultime 7 partite di campionato, chiudendo con i 6 assist che fanno cumulo con i 7 della stagione ’21-’22 (più i 3 in Coppa Italia).

È con questi numeri, con questa “specialità della casa” che Success ha strappato il rinnovo fino al 2025, che poi è lo stesso legame sottoscritto da Thauvin al suo arrivo, a gennaio. Giusto per ricordare che in attesa di Gerard Deulofeu, nei prossimi mesi Thauvin e Success si giocheranno il posto di spalla alla prima punta assieme a quel Brenner che al momento si sta “solo” ambientando.

Nell’attesa, vale la pena ricordare che alla sua prima stagione (’20-’21) Deulofeu fu deludente, con soli 13 gettoni di presenza, un gol e due assist, e che prima di essere portato a Udine, due anni fa, Success aveva giocato solo 15 partite nelle precedenti ultime stagioni, di cui 10 in Championship. Sono queste le scommesse già vinte da Gino Pozzo.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto