Oggi di scena Fiorentina-Roma e Atalanta-Juve

La Juve inarrestabile in campionato, in volo a +11 dopo la vittoria dell’Olimpico sulla Lazio, ha tutta l’intenzione di fare strada anche satsera (alle 20.45) in Coppa Italia, arrivando alla quinta finale consecutiva. Tra i bianconeri e la semifinale (contro la vincente di Fiorentina-Roma, in campo oggi alle 18.15), l’ostacolo si chiama Atalanta, avversaria di una sfida che Massimiliano Allegri giudica «non semplice. Hanno il miglior attacco, è una squadra in grande condizione, domenica ha rimontato una grande partita creando tantissimo. Sul piano fisico è una delle poche squadre che riesce a stare al nostro livello, ma è una partita diversa da quella di campionato. Ci sarà più pressione, le partite secche le vince chi fa meno errori».
Quella di Gasperini, reduce dalla clamorosa rimonta in campionato contro la Roma, è una formazione sempre difficile da affrontare perché «è fisica, gioca in avanti e fa molti gol. Vero anche che concede molto», ha sottolineato il mister bianconero. «Bisogna sfruttare i punti deboli loro e stare attenti ai loro punti di forza. Noi in campionato a Bergamo abbiamo fatto una grande partita, poi siamo rimasti in dieci. Per loro ci sarà la possibilità di eliminare la Juventus, andare in fondo».
Per la trasferta di Bergamo tornano a disposizione Pjanic e Khedira. Non ce la fa Mandzukic, out pure Cuadrado, Barzagli e Bonucci, anche se quello di Leonardo, è la buona notizia data da Allegri, «è meno grave del previsto, la speranza è di riaverlo il prima possibile». Ma dal punto di vista delle soluzioni per il pacchetto arretrato il tecnico si è detto tranquillo. «Rugani ha giocato poco la prima parte di stagione, domenica ha fatto una buona partita. C’è anche De Sciglio che può fare il centrale. Bisogna pensare partita dopo partita, senza pensare a quello che succederà tra un mese».
Bergamo sarà l’occasione per far riposare lo stakanovista juventiuno Ronaldo? «Gli parlerò, vediamo. Cristiano sta facendo un’ottima annata a livello di dati fisici, oltre che di gol. A livello di quantità più o meno siamo come a Madrid, a livello di intensità fa di più qui». —
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