Nessuna squadra sa tenere il ritmo del Pordenone

PORDENONE. Il Pordenone è la squadra top d’Italia. I neroverdi hanno vinto tutte e sei le partite ufficiali di questo inizio stagione: nessuno è riuscito a tenere lo stesso ritmo. Poteva farcela il Napoli, ma mercoledì, a Kharkiv con lo Shakhtar Donetsk, ha perso e ha fermato a cinque la striscia di successi consecutivi (su sei partite ufficiali).
Una statistica che, da un lato, lascia il tempo che trova, ma che, dall’altro, fa ben capire il lavoro e i risultati che la società e il gruppo sul campo stanno ottenendo nella prima parte dell’annata 2017-2018. Tra le altre compagini soltanto il Carpi in B ha fatto en plein: sinora 5 successi in altrettanti match..
Le cifre. “Ramarri” sempre vittoriosi, si diceva. Il primo successo risale al 30 luglio, quando la vittima è stato il Matelica, compagine di serie D: 2-0 nel turno inaugurale di Tim cup (gol di Buratto e Burrai). Il bis il 6 agosto, con il blitz al Penzo col Venezia di Inzaghi sempre in coppa Italia. Risultato di 2-1, con reti di Martignago e Burrai.
Il tris, il vero capolavoro sinora, il 12 agosto nel terzo turno di Tim cup. Stiamo parlando del 3-2 in rimonta col Lecce, con le reti di Raffini, Burrai e Parodi giunte nell’ultimo quarto d’ora di partita dopo essere stati sotto per 0-2. La gara ha dato la qualificazione ai sedicesimi di finale in cui l’undici di Colucci incontrerà il Cagliari il 28 novembre (alle 15, diretta Rai Sport).
Il resto riguarda il campionato: l’1-0 a Santarcangelo dell’esordio (Burrai), il 3-1 al debutto in casa con l’Alto Adige (Gerardi, Martignago e Ciurria) e l’1-0 di domenica scorsa a Fano (Parodi). In totale sono dodici gol segnati e quattro subiti. Il Napoli invece ha cominciato la sua serie col Nizza, nei preliminari di Champions League (2-0 al San Paolo e in Francia), ha proseguito in campionato con Verona (3-1), Atalanta (3-1) e Bologna (3-0), ma si è fermato con lo Shakhtar.
Come nessun altro. In Italia tra i pro nessuno ha tenuto questo ritmo, neanche la Juventus, caduta con la Lazio nella finale di Supercoppa italiana e col Barcellona in Champions League. Ad avvicinarsi solamente il Carpi, capolista in serie B a punteggio pieno (9 punti su 9) e capace di passare ai sedicesimi di finale di Tim cup come il Pordenone dopo aver superato Livorno e Salernitana. Per la squadra neroverde e per Colucci, a ogni modo, un grande onore avere un ruolino di marcia superiore al team che gioca meglio in Italia.
Per il trainer di Cerignola, inoltre, il collega Maurizio Sarri è un punto di riferimento: spesso, in allenamento, dice ai suoi centrocampisti di studiare i movimenti delle mezzali azzurre e di guardare le partite del Napoli, unica squadra “visibile” dai neroverdi assieme alla Sampdoria a quanto dice lo stesso Colucci.
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