Nessun arbitro aggredito in Fvg arrivano i complimenti di Salvini

Dal vertice romano con la Federcalcio spunta un dato statistico che ci onora Dalla regione la solidarietà al Lazio dove i fischietti domenica si fermeranno
Bonaventura Monfalcone-11.11.2018 Calcio-Cervignano-Virtus Corno-Cervignano -foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.11.2018 Calcio-Cervignano-Virtus Corno-Cervignano -foto di Katia Bonaventura

udine

Picchiano un arbitro nel Lazio e dalla capitale rimbalza una notizia positiva per la nostra regione. Con tanto di complimenti del ministro.

Al di là delle dichiarazioni e degli slogan arrivati anche dagli addetti ai lavori, il caso dell’aggressione a un “fischietto” nel campionato di Promozione del Lazio – che porterà al blocco delle partite in quella regione – dopo dal vertice con Federcalcio e Aia sono giunte le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini a ricordarci il dato statistico che ci rende merito. Eccole: «Complimenti al Friuli Venezia Giulia: è l’unica regione italiana che nella scorsa stagione sportiva ha registrato zero violenze nei confronti degli arbitri di calcio nei campionati dilettantistici e giovanili».

L’analisi arriva osservando i dati dell’Osservatorio nazionale sulle violenze agli arbitri di calcio, istituito all’Associazione italiana arbitri della Figc. Ieri a Roma c’è stato un vertice con i presidenti dell’Aia Nicchi e della Federcalcio Gravina. E sono arrivate anche le parole di solidarietà e sdegno del presidente del Coni, Malagò. Le parole del ministro Salvini sono arrivate in breve agli orecchi del presidente della Figc regionale, Ermes Canciani. «Senza entrare nel merito della sua dichiarazione, fa piacere che questa regione dimostri grande civiltà sportiva e non solo. Grande merito va alla platea di calciatori e dirigenti che hanno capito come l’arbitro sia una parte del loro gioco e come tale vada considerata e rispettata».

Gli fa eco il presidente regionale degli arbitro, Andrea Merlino: «Questo è il frutto dei grandi sforzi fatti a livello dirigenziale per tutelare i giovani arbitri. Purtroppo l’Italia è molto lunga, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Gli arbitri stanno crescendo tecnicamente, ma anche come uomini. Hanno vent’anni, ma nulla può giustificare una violenza, come nella società. Non sono nemmeno tifosi, anzi gente così offende i tifosi. L’augurio è che il movimento del calcio regionale continui e migliori in questo percorso per essere d’esempio. Servono tutte le componenti».

In generale, nei campionati dilettantistici e giovanili sono stati registrati 473 episodi di violenza nella stagione 2016/’17, 451 nella stagione 2017/’18 e 51 nei primi quattro mesi della stagione in corso. Gli episodi gravi sono stati 291 nel 2016/’17, 161 per il 2017/’18 e 10 quest’anno. Lo stop degli arbitri nel Lazio è la logica conseguenza di quanto accaduto alla fine della partita di Promozione fra Virtus Olympia e Atletico Torrenova, sul campo del centro sportivo di San Basilio, alla periferia di Roma, con il giovane fischietto Riccardo Bernardini che, preso a schiaffi, è caduto a terra sbattendo la testa e finendo in ospedale.

«Desidero esprimere la massima solidarietà e vicinanza a questo arbitro – ha scritto in una nota a parte il presidente Figc Fvg Canciani –. Quanto accaduto rafforza in noi la volontà di continuare a impegnarci quotidianamente affinché episodi come questi non si ripetano, cercando di accrescere in tutti coloro che operano nel mondo dello sport e in particolare del calcio il senso della cultura etica e sportiva. Lo sport, inteso come messaggero di valori sociali e morali, non può e non deve convivere con atteggiamenti violenti che nulla hanno a che fare con il rispetto delle regole e della buona educazione. Si tratta di violenze inaccettabili che condanniamo fermamente; non è possibile che un ragazzo debba allontanarsi dai campi di gioco per evitare di correre rischi di questo genere. Al presidente dell’Aia Marcello Nicchi e a tutti gli arbitri va la mia totale solidarietà assicurandoli che continueremo a vigilare affinché episodi di questo tipo non accadano. A Riccardo va l’augurio di pronta guarigione certi di rivederlo, presto, sui campi di gioco con la sua divisa e il suo fischietto per rincorrere ancora la sua passione».—



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