Motori spenti in regione si arrendono il Rally Fvg e il Valli della Carnia

Alberto Bertolotto / UDINE
Nessuna gara automobilistica in regione, almeno fino ad agosto. Dopo la Verzegnis-Sella Chianzutan (ne riferiamo a lato) anche il Rally Valli della Carnia e il Rally del Friuli Venezia Giulia hanno detto arriverci al 2021. La prima gara, valevole come Coppa Rally di Quarta Zona e organizzata da Carnia Pistons, avrebbe dovuto svolgersi l’11 e il 12 luglio (sesta edizione). La seconda, valida per il campionato italiano Wrc oltre che per il tricolore delle vetture storiche, imbastita dalla Scuderia Acu Friuli, sarebbe dovuta andare in scena il 29 e il 30 agosto (56esima edizione). In futuro anche le organizzazioni di queste gare saranno chiamate a fare una scelta.
Di fronte a un protocollo sanitario molto stringente, imposto da Aci Sport e che di fatto prevede manifestazioni a porte chiuse, il Rally Valli della Carnia e quello del Fvg hanno preferito alzare bandiera bianca: hanno comunicato la propria disdetta alla federazione, mantenendo così la validità della propria corsa anche per il 2021. «In questi mesi di pandemia siamo stati in continuo contatto con le amministrazioni locali e con i partner, vagliando varie soluzioni: devo dire che abbiamo avuto la più ampia disponibilità da parte di tutti, ma non ce la siamo sentita di allestire una manifestazione con tre prove speciali e 80 chilometri cronometrati senza una vera partenza e, soprattutto, senza un arrivo nel centro storico di Udine, tra una folla festante e appassionata – il commento di Giorgio Croce, organizzatore del Rally Fvg –. Meglio rimandare tutto al 2021: quest’anno sabbatico ci permetterà di studiare meglio il tutto».
Attualmente, in Friuli Venezia Giulia, tra i grandi eventi motoristici del 2020 resistono l’Italian Baja (in agenda a settembre), il Rally Piancavallo e la Cividale-Castelmonte (a ottobre): tenerle in vita sarebbe importante, sia dal punto di vista turistico e promozionale sia per gli equipaggi. Per piloti e navigatori, infatti, non sono al momento previste manifestazioni a cui poter partecipare. Un duro colpo anche per loro, soprattutto perché vedevano le prove di casa come un’occasione per gareggiare lungo le proprie strade e divertirsi. Un’opzione potrebbe essere rappresentata dallle corse nei paesi confinanti al Fvg, aspetto che qualcuno sta prendendo in seria considerazione.
Arrivederci al 2021, dunque, anche se per gli appassionati e per tutto l’indotto che le corse generano si tratta di un boccone difficile da digerire. —
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