Molinaro guida la Cda: «Niente allarmi, una gara alla volta. Questa squadra ha grandi margini»

La capitana di Talmassons dopo il primo stop stagionale: «Più fiducia nei nostri mezzi. Enneking sarà decisiva». Sabato arriva Busto Arsizio

Alessia Pittoni

Pensare a una gara alla volta trovando una maggiore fiducia nei propri mezzi e con la consapevolezza che la squadra ha ancora enormi margini di miglioramento. È questa la strada indicata alla Cda Volley Talmassons Fvg dalla sua capitana Beatrice Molinaro, una delle friulane doc della squadra, dopo il primo stop stagionale rimediato domenica, in casa, al tie-break, contro il Clai Imola Volley nella quarta giornata di A2.

«Rispetto al match contro Offanengo – spiega – quando alla lunga eravamo riuscite a imporre il nostro ritmo, contro Imola abbiamo un po’ pagato gli errori commessi. È vero che arrivavamo da una settimana un po’ strana a causa di alcune influenze che non ci avevano permesso di allenarci con costanza, quello però che non dobbiamo fare ora è allarmarci perché la stagione è appena all’inizio e questa squadra è molto work in progress».

Domenica c’è stato anche l’esordio di Alyssa Enneking dopo lo stop per un problema alla spalla. «Alyssa – prosegue la capitana della Cda – ha ovviamente bisogno di rodaggio e non è al massimo della forma ma è un tassello importante e potrà aiutarci a fare un salto di qualità. Per quanto mi riguarda sono orgogliosa di essere la capitana di questa squadra, un ruolo che mi spinge a dare sempre il massimo e a essere un esempio soprattutto a livello mentale. Cerco infatti di essere disponibile per tutte perché per me è fondamentale creare un bel clima in palestra dando valore a tutte le giocatrici».

Le friulane scenderanno in campo sabato, alle 18, di nuovo in casa contro Busto Arsizio prima di affrontare due trasferte davvero ostiche a Brescia e Padova. «Ci aspettano una serie di partite importanti e difficili – chiarisce la centrale friulana – e saranno un po’ un test di prova che, però, non ci deve condizionare. Non dobbiamo sentirci sotto pressione perché questo potrebbe giocare brutti scherzi. Dobbiamo invece considerare una gara alla volta con la consapevolezza del valore dell’avversario ma anche con più sicurezza nei nostri mezzi».

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