Mirza Alibegovic: «Affrontare la Virtus è un sogno per tutta Udine. Ma in casa sarà un derby di famiglia»

Il capitano dell’Apu alla vigilia della sfida con i campioni d’Italia: «Papà tifa Fortitudo, mio fratello Virtus. Io penso solo a dare tutto per Udine»

Giuseppe Pisano

 

Equilibri familiari a rischio sabato sera in casa Alibegovic per Apu-Virtus. Mirza non ha mai nascosto la propria simpatia per la Fortitudo, di cui papà Teo è un’autentica bandiera (attualmente è anche vicepresidente), ma c’è il fratello Amar che tifa Virtus, con cui ha anche vinto uno scudetto. Per il capitano dell’Old Wild West, insomma, si prospetta una sorta di derby, sul campo e in famiglia.

Capitano, che effetto le fa affrontare i campioni d’Italia?

«Mi sento di dire che è un grande sogno che si avvera per tutta Udine. Tornare su un palcoscenico come la serie A ed ospitare al Carnera la squadra con lo scudetto sul petto è tanta roba, non vediamo l’ora».

Lei simpatizza Fortitudo...

« Sì, perché da ragazzino ho trascorso un anno nelle giovanili della “Effe” e sentivamo questa rivalità stracittadina. Andavo a vedere i derby di serie A, una partita attesa tutto l’anno. È chiaro che adesso non gioco nella Fortitudo e non c’è quella rivalità, ma credo che per tutto il popolo friulano una partita come quella di sabato valga il prezzo del biglietto. Vogliamo far vedere a chi tifa Apu che siamo pronti a dare tutto».

Suo papà Teoman verrà al Carnera sabato?

«Non ne abbiamo ancora parlato, so che domenica la sua Fortitudo ospita Pesaro, ma sono sicuro che cercherà di esserci. Se ci riuscirà, state certi che l’Apu avrà un tifoso in più».

Con Amar ha parlato della gara che l’attende?

«No e nemmeno voglio entrare in argomento, tanto so che poi sabato sera mi chiederà com’è andata. Lui ha un grande legame con le “V Nere”, con loro ha vinto lo scudetto. Purtroppo andando là ha tradito me e mio padre (ride, ndr)».

Chi c’è da temere in particolare in questa Virtus?

«Solo a guardare il roster c’è da sgranare gli occhi. Loro e Milano sono attrezzati per fare un’alta Eurolega. Se proprio devo scegliere, dico Vildoza e Edwards, giocatori che fino ad ora ho visto in tv e che sabato avrò come avversari».

La Virtus avrà meno di 48 ore di riposo, visto che domani sera giocano a Parigi. Un vantaggio da sfruttare?

«In questo momento della stagione non molto, perché hanno una rosa lunga e tante rotazioni di qualità. Fosse accaduto fra qualche mese, avrei detto di sì, ora invece dico che è meglio non pensare di trovare un’avversaria stanca».

Come si batte la Virtus?

«Serve la partita perfetta, che significa non abbassare mai l’intensità, tenere la fisicità necessaria per 40’ e non abbattersi se loro prendono un vantaggio, rispondendo colpo su colpo. E dovremo essere bravi nello spendere i falli per fermare il loro contropiede».

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