Michela Rucli, ultimo tentativo negli Usa per conquistare il titolo della East Coast

Ufficialmente è iniziata la quarta e ultima stagione di Michela Rucli nella squadra di volley dell’Hofstra College di New York. Si tratta del quarto e ultimo tentativo, per l’atleta di Remanzacco, di conquistare il titolo CAA, cioè di vincere il campionato della Colonial Athletic Association, confederazione dei college americani della East Coast. La vittoria della Caa le consentirebbe di disputare la final four con le vincenti degli altri tre raggruppamenti Usa.
Michela ha 22 anni, è alta 1,84 e gioca centrale. È approdata al college di New York nell’estate 2015, dopo un brillante percorso di studi al Liceo Uccellis di Udine. Si è iscritta a Economia, scegliendo l’indirizzo international business. La sua permanenza nel college newyorkese, che si concluderà a maggio con la laurea, è stata un successo su tutti i fronti, sia scolasticamente che sportivamente. In campo si è distinta fin dal primo campionato, ottenendo ottime statistiche soprattutto a muro, e risultando tra le migliori giocatrici del suo campionato. In questi tre anni è molto cresciuta, sia in attacco che negli altri fondamentali. Ha imparato a gestire i colpi di attacco; ha migliorato l’efficacia in battuta e talvolta rimane in campo anche in seconda linea. Nel fine settimana appena trascorso ha iniziato la quarta e ultima stagione con un torneo in Pennsylvania. Il 22 settembre inizierà ufficialmente il campionato, che prevede raggruppamenti di gare principalmente nel fine settimana, e si chiuderà tra il 16 e il 18 novembre, giorni in cui sono previsti quarti, semifinali e finali. Un’unica squadra acquisirà il diritto di accedere alle final four con le altre tre formazioni più forti degli Stati Uniti.
Nelle tre precedenti stagioni Michela non è mai andata oltre la semifinale. Quest’anno la squadra è ben attrezzata e la speranza di vincere il titolo è tanta. La centrale di Remanzacco è cresciuta sportivamente nelle file Volleybas, sotto la guida di Maria Savonitto, disputando anche un campionato in B1 a Martignacco prima di volare negli Usa. Ha ereditato le doti fisiche dal papà Giorgio, che ha un passato da decatleta e anche da quattrocentista a ostacoli in maglia azzurra (nell’86 giunse secondo agli italiani assoluti, partecipando, nello stesso anno, anche agli Europei di Stoccarda). Terminata la carriera agonistica è diventato fisioterapista. Sotto le sue mani sono passati sportivi di altissimo livello di diverse discipline sportive. Esperto nella manipolazione fasciale, da diversi anni è anche docente internazionale in questo campo.
Michela, invece, non ha ancora deciso cosa farà da grande e soprattutto dove continuerà il suo percorso, sia sportivo che di vita. Potrebbe tornare in Italia, per mettersi alla prova ad alto livello, ma deciderà solo dopo essersi laureata. Nei mesi scorsi ha partecipato a un torneo U22 in Porto Rico, aggiudicandosi il titolo di miglior centrale. Poi ha trascorso un mese in Friuli con la mamma Cristina, il papà Giorgio e la sorella minore Alessandra. Tornerà a Natale. Intanto il papà Giorgio continuerà a seguirla da casa in streaming, in diretta nei fine settimana. «All’inizio non mi perdevo nessuna gara, facendomi delle levatacce – spiega proprio il papà –. Dallo scorso anno ho modo di visualizzare alcune gare anche dopo che si sono disputate». —
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