Miani rinnova con Cividale: «Voglio rimanere qui finché potrò dare il mio contributo»
Il giocatore codroipese fa il bilancio della stagione delle Eagles: «Rimpianto? Il mancato passaggio ai play-off dopo la gioia in gara 4»

CIVIDALE. Nuova Ueb on the way: prende già forma il roster ducale in vista del prossimo torneo di A2. Va definendosi, in particolare, la spina dorsale del gruppo, complice alcune illustri, significative conferme.
Quella di Gabriele Miani, per esempio, anima friulana di un team che vuole ergersi a difesa e rappresentanza del territorio in cui opera. Reduce dalla sua prima, vera esperienza in cadetteria, l’ex Codroipese ha guardato alla stagione appena trascorsa volgendo quindi il pensiero al campionato a venire.
Miani, che giudizio dà alla stagione delle Eagles?
«È stata sicuramente una stagione positiva, soprattutto in virtù del fatto che all’inizio dell’anno in molti ci davano come retrocessi, piazzandoci nell’ultimissima fascia. Noi non solo ci siamo salvati, ma siamo persino arrivati ai play-off».
Sul piano personale, che annata è stata la sua?
«Penso di aver fatto un buon campionato. Per me, comunque, si è trattato del primo vero approccio alla A2: c’è stato l’anno di Montegranaro, è vero, ma lì ero il decimo e non giocavo quasi mai. Penso di esser riuscito a stare nella categoria, e anzi, credo di essere stato capace di giocarci a un buon livello per quelli che sono stati poi i risultati».
Sente che avrebbe potuto fare meglio, in qualche frangente?
«Sicuramente. In generale, il mio desiderio è quello di diventare un giocatore sempre più importante per la A2 e, perché no, anche per la categoria superiore».
Rimpianti lasciati da questa stagione?
«Il mancato passaggio del turno ai play-off con Udine. Ma è difficile trovare degli aspetti negativi in una stagione del genere. Dal mio punto di vista, è stata decisamente sopra le aspettative».
Una delle gioie più grandi, invece?
«Probabilmente la vittoria in gara 4 con l’Apu. Arrivavamo da due ko che potevano far pensare che il successo di gara 1 fosse un fuoco di paglia: noi però siamo stati bravi a dimostrare che, per superarci, Udine avrebbe dovuto portare la sfida alla “bella”, a casa loro».
Per lei il rinnovo era già cosa fatta dall’anno scorso. La reciproca fiducia è quindi rimasta fin qui inalterata.
«Cividale è la squadra che mi ha fatto crescere e diventare un giocatore di categoria: dopo annate così positive sarebbe stato un errore cambiare aria. Voglio rimanere qua finché riesco a fare bene, finché riesco a dare il mio contributo. Poi, più avanti, si vedrà. In questo momento, però, visti i buoni risultati che stiamo avendo, e che sto avendo, non aveva senso andare altrove».
A maggior ragione per il fatto che avrà ancora modo di giocare nel suo Friuli.
«Esatto. In quanto friulano, mi sento ancor più partecipe degli obiettivi della squadra».
Il prossimo anno, dunque, proverete a ripetervi?
«E a fare meglio. Non c’è squadra che non punti a fare più di quanto fatto nella stagione precedente. Non sarà facile: all’inizio dello scorso campionato eravamo una squadra sottovalutata e questo ci ha dato una mano a fare quello che abbiamo fatto. Inoltre, avevamo pochissima pressione addosso. Poi confermarsi, si sa, è sempre difficile».
Cosa prevede per lei l’estate?
«Allenamenti, qualche torneo e lavoro, soprattutto dal punto di vista fisico. Alla parte tecnica mi ci dedicherò nella prima parte dell’estate con gli allenatori. Poi continuerò il lavoro fisico. E una breve vacanza sul finire dell’estate».
Poi?
«Poi si ricomincia». —
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