Mercedes campione Hamilton fa lo Zar con Putin sugli spalti

È il primo titolo mondiale conquistato dalla casa tedesca In Russia la grande rimonta di Rosberg. Alonso solo sesto
© Photo4 / LaPresse.12/10/2014.Sport .Grand Prix Formula One Russia 2014.In the pic: the podium, winner Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W05, 2nd Nico Rosberg (GER) Mercedes AMG F1 W05, 3rd Valtteri Bottas (FIN) Williams F1 Team FW36, Paddy Lowe (GBR) Mercedes AMG F1 Executive Director
© Photo4 / LaPresse.12/10/2014.Sport .Grand Prix Formula One Russia 2014.In the pic: the podium, winner Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W05, 2nd Nico Rosberg (GER) Mercedes AMG F1 W05, 3rd Valtteri Bottas (FIN) Williams F1 Team FW36, Paddy Lowe (GBR) Mercedes AMG F1 Executive Director

ROMA. La Mercedes non fallisce il primo appuntamento mondiale: quarta vittoria di fila per Lewis Hamilton e, soprattutto, primo titolo Costruttori della sua storia. Lo fa nel giorno del Gp di Russia, a Sochi, quart'ultimo appuntamento stagionale, sull'inedito circuito sviluppato all'interno del parco olimpico e che conferma lo strapotere della casa tedesca oggi all'ennesima doppietta stagionale. Una gara scontata e quasi noiosa, nel segno e con il pensiero di tutto il Circus per Jules Bianchi a sui è stata dedicata una toccante coreografia dei piloti, silenziosi e a capo chino prima del via («Jules, tutti noi ti sosteniamo» il messaggio sull'asfalto). Corsa che ha offerto gli unici brividi alla prima curva con Nico Rosberg che combina subito un patatrac: supera il compagno rivale ma tagliando la chicane, una mossa che lo costringe subito ai box per un cambio gomme, rovinate dall'eccessiva frenata in curva: per lui ripartenza ad handicap, con la 20/a posizione e più di 30 secondi di ritardo dal britannico leader del Mondiale. Una manovra-harakiri che ha però il merito di scuotere il pilota tedesco protagonista di una rimonta monstre che lo porta addirittura a chiudere alla spalle del rivale (diventato oggi il pilota britannico più vincente della storia insieme a Nigel Mansell) che rosicchia altri 7 punti in chiave mondiale, portando il vantaggio a 17 lunghezze (291 punti contro 274). Alonso, che pure non era partito male, ancora più indietro e mai protagonista. Un Gp insomma in tono minore dal punto di vista agonistico che deve aver annoiato anche Vladimir Putin arrivato in pompa magna a Sochi (ha salutato Ecclestone ma che non si è fatto vedere in pit lane, come invece si ventilava alla vigilia) e che non ha nemmeno portato fortuna al pilota di casa Kvyat, qualificatosi col 5° tempo eri ma subito scivolato nelle retrovie (chiuderà al 14° posto).

Gara senza sussulti in casa Ferrari, con Alonso che chiude con un anonimo 6° posto, comunque protagonista di una buona anche ma anche penalizzato da un problema durante il pit-stop. Nono Kimi Raikkonen e le due Red Bull di Ricciardo e Vettel a dividersi settima e ottava posizione.

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