Mercato bianconero, via Lasagna ecco Llorente ma gli inglesi frenano su Cutrone

Visite mediche per lo spagnolo, mentre il Wolverhampton innesca l’asta col Parma: l’alternativa è Nsame, gioca in Svizzera

UDINE. Il puzzle del nuovo attacco dell’Udinese sta prendendo forma, anche se manca ancora il pezzo chiave, quello che cerchi disperatamente e si incastra alla perfezione per far prendere forma alla squadra che deve completare l’operazione salvezza agli ordini di Luca Gotti. Ma andiamo per ordine. Ieri Kevin Lasagna ha formato il contratto che lo legherà all’Hellas fino al 30 giugno 2025. Un milione a stagione per l’ormai ex numero 15 bianconero, ma soprattutto un decina nelle casse dell’Udinese, poco importa se alla fine la formula scelta sia stata quella della maxi-rata finale tra due anni (6 milioni e mezzo dopo il 30 giugno 2022 e due prestiti onerosi) al posto di quella del cash più eventuali bonus (9 più 1). Dettagli contabili.

Cioè che importa in chiave Udinese è la volontà di Gino Pozzo di investire non solo su un attaccante, ma su due entro le 20 del prossimo lunedì, quando si chiuderà la finestra del mercato invernale. O di riparazione come si diceva un tempo. Un’etichetta azzeccata in questo caso, visto che il club bianconero ha deciso di risolvere il problema del gol e quello delle defezioni che hanno impoverito la rosa nel corso dei primi mesi.

Così mercoledì 27 gennaio Fernando Llorente si è presentato sorridente a Villa Stuart a Roma per sostenere le visite mediche, passo necessario prima di firmare il contratto. Per prelevarlo dal Napoli, l’Udinese si accollerà secondo quanto si è saputo 1,4 milioni lordi di ingaggio rimanenti fino al termine di questa stagione, oltre a promettere un bonus di 380 mila euro (in pratica 20 mila a giornata, quelle del girone di ritorno) al club del presidente Aurelio De Laurentiis nel caso segni un numero prefissato di gol. L’accordo con il 35enne spagnolo rappresentato dalla CAA Base che fa capo a Frank Trimboli sarà invece di 18 mesi, quindi anche per il prossimo campionato. L'ufficialità è arrivata in serata.

"Sono felicissimo di essere un giocatore dell’Udinese - ha detto l'attaccante - dal primo momento in cui sono arrivato mi sono sentito come a casa. Non vedo l’ora di mettermi a disposizione della squadra e dell’allenatore e di dare il meglio di me. So che la classifica in questo momento non rispecchia il valore del gruppo, ma sono sicuro che col lavoro che si sta facendo la squadra migliorerà tantissimo e potremo raggiungere dei bei traguardi. Sono molto contento anche di ritrovare Pereyra, un grande e amico e un grande giocatore. Saluti tutti i tifosi dell’udinese, spero di ripagarli con tanti gol".

Llorente, che giovedì 28 gennaio dovrebbe essere al Bruseschi, è l’elemento che permetterà all’Udinese di giocare anche con una torre attorno alla quale si muoverà Gerard Deulofeu nel quadro di un 3-5-1-1, il modulo utilizzato da Gotti anche contro l’Inter. Una mossa che si è resa necessaria dopo aver valutato le condizioni fisiche di Stefano Okaka che resterà ancora fuori dalla mischia per colpa dell’infortunio che l’ha fermato lo scorso novembre e che gli impedisce anche di essere al centro di vere e proprie trattative di mercato. Una considerazione che mette in dubbio l’uscita immediata di Ilija Nestorovski. Il nazionale della Macedonia del Nord vorrebbe avere più spazio, ha estimatori in serie B (Spal e Brescia, per esempio), ma anche un contratto da circa un milione a stagione, troppo alto per la cadetteria. Insomma, potrebbe anche restare, anche se l’Udinese ascolterà fino al “gong” del mercato.

Il perché è semplice: Pozzo spera di avere un altro attaccante in rosa, anche se la trattativa per arrivare a Patrick Cutrone è tutt’altro che in discesa. Ieri, attraverso le parole del proprio manager, Nuno Espirito Santo, il Wolverhampton ha tirato il freno: «Non stiamo cercando un prestito per Cutrone. Fa parte del gruppo». Un messaggio in codice? Di sicuro, come avevano riportato delle fonti vicine al club d’Oltremanica, l’Udinese ha formulato un’offerta per l’attaccante classe ’98 appena rientrato dal prestito alla Fiorentina. E di sicuro il Parma era pronto a offrire 12 milioni ma con la formula del prestito con l’obbligo di riscatto. È un modo per dire che la cifra va bene ma deve essere versata immediatamente? Oppure un segnale a Pozzo affinché ritocchi l’offerta perché la formula proposta va invece bene?

Misteri del mercato, anche per le alternative che potrebbe avere in mano l’Udinese, le stesse del Parma e del Bologna che ieri ha saputo di non poter acquistare l’austriaco Marko Arnautovic che non riesce a rescindere il contratto in Cina con lo Shangai. Nel lotto non c’è invece più il Benevento che ha prelevato l’argentino Adolfo Gaich dal Cska Mosca e anche il Genoa che, evidentemente, aspetta domani per poter chiudere con l’Atalanta, come promesso, per Sam Lammers, giocatore che era anche sul taccuino di Pozzo. Resta per i tanti pretendenti il nome del camerunese di passaporto francese Jean-Pierre Nsame, 27 anni, centravanti dello Young Boys, premiato qualche giorno fa miglior giocatore del campionato svizzero, squalificato per le prossime due partite di Europa League contro il Bayer Leverkusen e forse anche per questo particolare al capolinea dell’esperienza elvetica. Ma quanto vale davvero, in termini tecnici, il bomber di Svizzera?

 

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