Mastrangelo, cinque triple scolpite nella storia

La guardia, ora a Livorno in serie B, ricorda quell’indimenticabile partita a Cividale
UDINE. Nell’ultimo derby giocato in campionato fra Udine e Trieste, il protagonista assoluto fu l’ex di turno, Daniele Mastrangelo. Una sequenza di cinque triple nel match giocato in marzo a Cividale, per 15 punti complessivi che mandarono gambe all’aria l’Alma Trieste. L’eroe dell’ultimo derby oggi è sceso di categoria, gioca in B a Livorno, e ci racconta di quell’incredibile serata, ma anche del suo percorso nei mesi successivi: dalla proposta dell'Apu di fare l'undicesimo, rifiutata, fino alle previsione per il derby di domani, passando per lo sfogo estivo su Facebook in un momento di crisi personale.


Mastrangelo, che ricordi conserva di quel derby?


«Lo porto sempre con me, è stata un’emozione indescrivibile. Sono ancora felice al pensiero di quella partita: per me, dopo aver giocato quattro anni a Trieste, era una sfida molto sentita. Tuttora ci penso e provo sensazioni fantastiche».


Fu anche il derby della birra lanciata contro di lei dalla curva triestina.


«Sì e mi dispiace, quel gesto mi ha fatto stare male. Nei quattro anni a Trieste sono sempre stato ben voluto dalla tifoseria. Negli anni i componenti della curva sono cambiati, a ogni modo la cosa è finita lì».


Ad agosto lei era senza contratto e si sfogò sul social. Col termine ingratitUdine tirò in ballo la dirigenza Apu.


«In quel periodo ero piuttosto nervoso. Non trovai squadra subito ero piuttosto deluso, inoltre avevo problemi extra basket. Così feci quella cavolata. A 26 anni voglio giocare, non fare panchina. Anche questa, comunque, è acqua passata: non ce l’ho con nessuno».


Da doppio ex, domani che derby prevedi?


«Sarà molto combattuto. Sono due squadre forti, se la giocheranno punto a punto».


Per chi farà il tifo?


«Guarderò il derby in tv, ma non me la sento di tifare per nessuno, sono due piazze che mi hanno dato tanto. Udine mi ha lanciato in C2 e in C1, Trieste mi ha cresciuto in B e fatto debuttare in A2. Seguirò con affetto Bobo Prandin, il mio migliore amico. Nella Gsa, invece, i contatti più frequenti li ho con capitan Ferrari».
(g.p.)


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