Manzanese fuori: una maledizione per mister Bertino

Per la terza stagione consecutiva il tecnico fallisce la qualificazione ai quarti di finale 

È davvero un maledizione quella che sembra perseguitare l’allenatore della Manzanese Patrick Bertino. Per il terzo anno consecutivo, una volta con gli allievi e due con gli juniores, le sue squadre hanno infatti mancato l’approdo ai quarti di finale delle fasi nazionali di categoria per questioni di differenza reti o di minor numero di gol segnati.

Nello scorso fine settimana la fatale circostanza si è materializzata a Bressanone, dove agli juniores seggiolai non è bastato il per 3-3 per proseguire la rincorsa al tricolore. Stavolta però gli orange ci hanno messo molti del loro, con un primo tempo inguardabile. «Purtroppo – ammette Bertino – abbiamo approcciato male la partita. Non ha giovato il lungo viaggio mattutino per raggiungere Bressanone, facendoci scendere in campo con le gambe pesanti e senza la dovuta concentrazione. È stato il peggior primo tempo della stagione, e non è bastato il grande finale per raddrizzare la situazione. Comunque i ragazzi hanno dato tutto, e a fine gara li ho ringraziati».

Bertino torna anche sull’episodio del rigore negato a Spegogna che avrebbe potuto sancire il 3-3 quando ci sarebbe stato ancora un buon quarto d’ora per cercare il gol qualificazione in superiorità numerica. «L’arbitro ha detto che ha visto il nostro attaccante lasciarsi cadere, ma ditemi quale giocatore si butta a terra quando è da solo davanti al portiere. I nostri avversari hanno ammesso che se avessimo pareggiato in quella occasione avrebbero finito per perdere, ma purtroppo è andata così».

Poi prosegue: «Tre indizi fanno una prova e se va sempre a finire così vuol dire che qualcosa manca. Non solo a noi, ma all’intero movimento regionale. A Bressanone ci è mancata la cattiveria agonistica che si acquisisce giocando gare impegnative ogni settimana, e da questo punto di vista non riesco a definire allenante il nostro campionato regionale juniores. La nostra prima vera partita impegnativa è stata il quarto di finale regionale contro il Torviscosa, che schierava molti elementi della prima squadra. Troppo poco per farsi trovare pronti quando l'asticella della difficoltà si alza nei confronti extraregionali».

Buono spunto, quello fornito da un tecnico qualificato come Bertino, per una riflessione sull’utilità di un campionato regionale, come quello juniores, con una quarantina di squadre al via. Disperdendo in tal modo le risorse qualitative, e impedendo confronti settimanali di un spessore come quelli che sarebbero imposti da un campionato strutturato su un girone unico di 16 squadre. —

C.R.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto