L’Unione Smt adesso vuole la Coppa

Il presidente Facca non si accontenta dello storico salto in Prima categoria
SEQUALS. Sono in festa da domenica i tre comuni alle spalle dell’Unione Smt. Sequals, Meduno e Travesio hanno infatti scoperto la gioia di volare in Prima, nel gradino più alto mai raggiunto dal club, per giunta al culmine di un campionato tra i più belli mai visti in Seconda categoria.

Eccezionale.
«Mi ero ripromesso di vincerlo e meglio di così non poteva essere». Si lascia andare Giorgio Facca, vulcanico presidente di un sodalizio alla quale ha ridato lustro e impianto societario, non da ultimo riallestendo il settore giovanile. «Un gruppo eccezionale – continua –, con giocatori come Giorgi d’esempio per i ragazzini e un mister bravissimo a tenere compatto il gruppo. Il momento migliore? Il gol al 94’ad Aviano: una gara in cui abbiamo dimostrato tutto il nostro carattere, lì ho capito che ce l’avremmo fatta». Quanto al prossimo anno, pochi dubbi. «Faremo una squadra per divertirci. Ma ora voglio la Coppa».

Fuori una.
Sulla stessa lunghezza d’onda mister Fabio Toffolo. «Una è andata», è l’esordio, con chiaro riferimento all’altra competizione, la coppa Regione, da andarsi a prendere, verosimilmente sabato 20 maggio a Colloredo di Monte Albano col Forum Julii. «Siamo partiti lenti, è vero – è l’analisi del tecnico in merito al campionato –, ma nel ritorno abbiamo fatto una cavalcata stratosferica, con una squadra votata all’attacco. La chiave? Averci sempre creduto, e in questo avere giocatori che ne hanno viste di tutti i colori ci ha aiutato».

Bomber.
Riduttivo fare un nome solo, di fronte ad un gruppo che tanto ha sudato per raggiungere uno storico traguardo. Ma se si guardano i dati, l’emblema è proprio Paolo Giorgi. A lui, ex aequo con Luca Sirigu della Virtus Roveredo, il titolo di capocannoniere, grazie a 28 reti messe a segno in 28 gare. Dietro, Luca Rugo, con un centro in meno. «Avrebbe vinto lui – minimizza il bomber –, se non si fosse infortunato a due partite dalla fine. Ma sono contento. Dopo due anni difficili a Maniagolibero ho trovato la piazza ideale a 39 anni». Ci sarà ancora Giorgi in Prima? «Direi di sì – conclude –. Qui sto bene, e finché il fisico regge, perché fermarsi? Dài, arrivo a 40 anni e poi basta...».

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