«Luis vicino al top, è cresciuto del 60 per cento»

UDINE. «Luis è molto vicino alla forma migliore, dati alla mano è cresciuto di un buon sessanta per cento rispetto a inizio stagione, e adesso ha solo bisogno di giocare». Non teme di esporsi Tiziano Antonetti, posturologo, osteopata e nutrizionista a cui Luis Muriel si è affidato da un paio di mesi, vale a dire da quando l’attaccante colombiano ha deciso di cambiare marcia per dare una svolta alla sua carriera.
Interrotto bruscamente il rapporto con il procuratore Helmut Wenin, Muriel ha scelto Alessandro Lucci, agente romano in auge non solo per essersi accaparrato giocatori quali Cuadrado, il laziale Djordjevic, Florenzi, Vucinic e Bertolacci, ma soprattutto per avere avviato la World Soccer Agency, agenzia di consulenza sportiva che fa dell’assistenza personalizzata ai “cavalli” in scuderia un suo fiore all’occhiello, puntando alla gestione ottimale del benessere fisico dell’atleta. «Il nostro motto è la valorizzazione del talento, lavoriamo sulle potenzialità dei nostri assistiti e Muriel ne ha tantissime come tutti ben sanno all’Udinese – spiega Antonetti –. Naturalmente il nostro supporto personalizzato è in piena sinergia con lo staff tecnico bianconero e Stramaccioni è a conoscenza di tutto il lavoro di supporto».
Un lavoro articolato che Antonetti svolge una volta a settimana assieme a Mario Renzitelli, preparatore atletico e mental coach di Muriel. «Abbiamo fatto tutti gli esami di valutazione funzionale e optato per un’alimentazione che favorisca il suo metabolismo, ma soprattutto lavoriamo molto sulla riarmonizzazione posturale – ha proseguito Antonetti –. Purtroppo l’infortunio traumatico dello scorso anno alla testa del femore ha gravato sul giocatore, era fuori asse dal punto di vista posturale e assieme allo staff bianconero, che ha svolto gran parte del lavoro, ci siamo messi sotto. Adesso stiamo raccogliendo i frutti, Luis si cura di tutto, chiede lumi sugli esercizi ed è entrato in un sistema virtuoso che lo promuove e non lo punisce come accadeva in passato. Lo staff di Stramaccioni in questo aspetto è stato decisivo».
Stefano Martorano
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