L’Udinese prova la tattica per imbrigliare il Milan

L’Udinese ha provato il 4-4-2, modulo che potrebbe rilanciare sabato con il Milan. Lo scorso aprile il 3-5-2 fu spazzato dai rossoneri, Runjaic studia un’alternativa

Stefano Martorano

Magari poi ci ripenserà e cambierà idea all’ultimo, perché per lui i principi di gioco contano più dei moduli, ma intanto Kosta Runjaic sta pianificando il ritorno alla difesa “a 4” per sorprendere Max Allegri, il collega che sfiderà per la prima volta da quando è arrivato in Italia, ma al quale non potrà stringere la mano per via della squalifica che farà accomodare in tribuna l’allenatore del Milan.

Eccola qui l’ultima novità in casa bianconera in vista di una sfida attesissima che mister Kosta sembra temere particolarmente, forse anche memore che la sua Udinese, nell’ultimo campionato, non ha segnato neanche un gol al Milan, subendone addirittura quattro nel ritorno dell’11 aprile scorso, quando il 3-5-2 varato in mare aperto finì sotto la burrasca col cambio di esterno portato al 65’, quando Kingsley Ehizibue fu dirottato a sinistra al posto del sostituito Hassane Kamara, con Rui Modesto inserito a destra.

Da lì in poi fioccarono altri due gol e un palo per i milanisti che su quella corsia avevano Theo Hernandez e Rafa Leao, problemi per fortuna non più attuali, considerando che il solo Leao è rimasto in rossonero ed è in forte dubbio per domani.

Si dice che la storia insegna sempre. E mister Kosta sembra averla studiata bene, soprattutto con una strategia settata sui suoi uomini. Di qui l’idea di chiudere le “colonne d’Ercole” accentrando Thomas Kristensen e Oumar Solet, formando un imbuto centrale per assorbire le verticalizzazioni delle mezzali milaniste, ingabbiando Santi Gimenez, la punta annunciata.

Vuole fisicità in mezzo Kosta e molta protezione sulle fasce dai terzini, dove Kingsley Ehizibue non conosce rivali visto che dopo avere sgominato la concorrenza di Alessandro Zanoli a Pisa, come quinto, adesso è pronto a “far fuori” in un colpo solo Nicolò Bertola, Saba Goglichidze e Matteo Palma, tutti in fila alle sue spalle. A sinistra, invece, Jordan Zemura è in vantaggio sull’incerto Kamara in versione pisana, dove è pure uscito per crampi.

Fin qui la difesa, mentre in mediana Jesper Karlstrom e Jakub Piotrowski sono destinati a formare la diga mobile centrale con Arthur Atta a destra e Jurgen Ekkelenkamp a sinistra nel ruolo di falsi esterni, con quella licenza di accentrarsi che portò sconquassi a tutte le avversarie affrontate dallo scorso 9 febbraio al 1 marzo, quando l’Udinese raccolse 10 punti, vidimando la salvezza proprio grazie al cambio modulo che rimescolo sangue e valori al gruppo.

È quindi il ritorno al 4-4-2 atipico – vicino al 4-5-1 in non possesso – il modulo sul quale si sta lavorando in casa bianconera, dove qualche anticipazione si è potuta leggere tra le righe nell’allenamento a porte aperte di mercoledì, quando si è visto agire Ekkelenkamp e Atta molto laterali.

E in attacco? Senza Vakoun Bayo, ancora ai box per i postumi di una botta, e quindi assente al pari dell'influenzato Sandi Lovric, toccherà ancora a Iker Bravo fare coppia con Keinan Davis. Per l’attaccante spagnolo, al pari dell’azzurro Alessandro Nunziante, sarà l’ultima recita prima di rispondere alle rispettive convocazioni per i Mondiali Under 20 che toglieranno i due all’Udinese dal 27 settembre al 19 ottobre.

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