L’Udinese deve scegliere il capitano: il ballottaggio è tra Samir e Nuytinck

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Rodrigo De Paul se n’è andato all’Atletico Madrid e con lui si è portato anche la fascia di capitano che a metà stagione aveva ereditato da Kevin Lasagna, passato al Verona e scelto all’inizio della scorsa stagione per essere il riferimento dello spogliatoio. Detto che l’argentino aveva molti più mezzi di Kevin per ricoprire quel ruolo, adesso bisogna decidere chi sarà l’uomo guida della nuova Udinese. Luca Gotti l’altra sera sulla tv di famiglia è stato chiaro sull’argomento: «Sarà una decisione democratica, mi confronterò con tutti e poi sceglierò io».
Considerato che farà le valigie un altro senatore come Stryger Larsen, i candidati a fare il capitano sono due, forse tre. Il primo nome che viene in mente è quello di Bram Nuytinck: l’olandese, da quando Gotti è stato affidato il ruolo di tecnico in prima, si è dimostrato una guida importante per la squadra. Quando è stato bene ha giocato sempre e la media punti della squadra con lui in campo è stata altissima. La sua presenza in campo fa alzare in rendimento dei compagni che gli stanno a fianco.
Poche parole e tanti fatti sia in campo che fuori. Anche durante le partite Bram è uno che si fa sentire: guida la difesa, ma poi nelle pause di gioco lo vedi confrontarsi con i compagni e anche consigliarli sui movimenti da fare. Dal punto di vista della personalità, del carisma e dei comportamenti è sicuramente il giocatore più affidabile. Anche fuori dal campo è sempre impeccabile, mai un comportamento fuori posto.
Nuytinck è arrivato all’Udinese nell’estate del 2017, ha indossato cento volte in campionato la maglia bianconera. Seguendo quindi un diritto di anzianità la fascia di capitano non dovrebbe toccare a lui, ma a Samir. Il brasiliano è arrivato un anno prima, anzi uno e mezzo visto che a gennaio del 2016 fu girato in prestito al Verona. Ha messo assieme 121 presenze con l’Udinese dimostrando una capacità realizzativa superiore a quella di Nuytinck (sei reti contro due). Ma non è dai gol che si sceglie un capitano. Samir non ha mai dimostrato la personalità e la capacità di essere guida di Nuytinck e anzi, per come la vediamo noi, è uno di quei giocatori che avrebbe bisogno di cambiare aria per ritrovare stimoli e motivazioni. Nel ruolo di capitano non ce lo vediamo proprio.
Ci sarebbe poi una terza soluzione che al momento non è stata presa in considerazione ed è quella che porta a Roberto Pereyra. Premesso che la certezza di vedere il Tucu in bianconero al cento per cento ancora non c’è (per lui c’è stato un sondaggio del Torino), l’argentino sarebbe una soluzione credibile sul piano della continuità. Con De Paul aveva un rapporto molto forte fuori dal campo e i due avevano un feeling tecnico che, quando erano al meglio della condizione, ha fatto la fortuna dell’Udinese durante l’ultima stagione. Nel suo curriculum non c’è solo l’ultima stagione in bianconero ma anche quelle dal 2011 al 2014.
Morale? Il giocatore con le caratteristiche più adatte per fare il capitano sembra essere Nuytinck, Pereyra sarebbe perfetto per fare il vice, Samir non ce lo vediamo proprio. Adesso la scelta spetta a Gotti che ha sicuramente tutti i mezzi per prendere la decisione migliore per tutti. —
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