L’Udinese a Monza: Runjaic tentato da un nuovo modulo, il 4-3-2-1

Da una parte le assenze di Okoye e Davis, dall’altra la necessità di fare punti: le mosse dei bianconeri

Pietro Oleotto

L’Udinese va a Monza per riprendersi i bonus sprecati tra Venezia ed Empoli, punti lasciati per strada nell’ultimo mese e mezzo tra incertezze, errori, tempi regali agli avversari e sviste arbitrali. E considerando che sono arrivate con la collaborazione decisiva del Var, sapere che nella sala video di Lissone il responsabile stasera sarà Meraviglia è scaramanticamente confortante, lo dicevano anche i latini: nomen omen. Questo il copione in mano ai bianconeri per quella che è un’abitudine televisiva ormai, il monday night che tanto piace ai tifosi inglese ma che in Friuli manderebbero tranquillamente a quel paese, visto che tra passato e futuro per tre volte tra novembre e dicembre saranno in viaggio di lunedì. Oggi sfideranno il calcio moderno in 234, pronto ad accomodarsi sugli spalti del settore ospiti dell’U-Power Stadium, il vecchio Brianteo rimodernato sotto la gestione Berlusconi-Galliani.

D’altra parte, il momento può essere tranquillamente definito chiave. Meglio stare vicino a un’Udinese che è pur sempre decima in classifica dopo il sorpasso di ieri da parte dell’Empoli, ma che si ritrova con soli cinque lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione – gli ultimi tre posti – con in mezzo cinque squadre pronte a portata di aggancio e quindi a saltarle sul collo nella prossima giornata se non farà risultato oggi in Brianza. Prossima giornata che sarà un’altra serata per i bianconeri, stavolta di sabato, alle 18, contro il Napoli, non esattamente una rivale “morbida”, mentre nella successiva uscita, ancora di lunedì, sarà il 23 dicembre a Firenze, altra squadra di alta classifica. Morale della favola, i tre punti in palio fanno gola sì al Monza che si trova invischiato nei bassifondi della graduatoria a dispetto dell’organico e del gioco espresso, ma rappresentano un’assicurazione per un Natale tranquillo anche per l’Udinese che così durante le festività affronterebbe il Torino e il Verona con meno pressioni.

Ironia della sorte è proprio il cosiddetto “albero di Natale” l’ultima tentazione tattica con la quale si trova a convivere Runjaic, complici anche i due infortuni di peso: Okoye e Davis. Ma se il portiere sarà sostituito dalla giovave riserva Sava, under 21 della Romania, l’assenza dell’inglese potrebbe incidere non poco sugli altri due moduli già esibiti nelle ultime giornate. Il 3-5-2 perché, assente lo squalificato Touré e con Kristensen – come ha ammesso lo stesso tecnico tedesco – non ancora al top, i centrali scarseggiano. In 4-3-1-2, perché là davanti ci si immaginava una coppia composta da Davis e Lucca. L’azzurro sarà oggi comunque il centravanti titolare, ma potrebbe avere alle spalle sia Thauvin, sia Ekkelenkamp che mister Kosta nelle ultime giornate d’allenamento al Bruseschi ha provato sul centro sinistra. Insomma, potrebbe agire sulla trequarti come Thauvin, con Zarraga alle spalle, mezzala sinistra per fare il paio con Lovric ai fianchi del regista di centrocampo Karlstrom. Ma Ekkelenkamp potrebbe anche aprirsi sulla fascia sinistra per determinare un 4-4-2, con Kamara alle spalle, mentre a destra agirebbe Lovric con Ehizibue. Tutte alchimie tattiche da verificare stasera. L’importante è che la zuppa poi venga gustosa.

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