L’Udinese a Cagliari cerca di evitare il record di partite senza gol

Bianconeri senza gol da 4 giornate: solo nel 1986 con Vinicio un’astinenza simile. Fu Carnevale a spezzare il digiuno allora. Runjaic punterà su Davis in Sardegna

Stefano Martorano

C’è un record da evitare e al quale Kosta Runjaic non vorrebbe affatto legare il suo nome durante la sua esperienza all’Udinese, dal momento che nessun allenatore ha mai vissuto cinque partite di fila senza gol all’attivo in Serie A.

Per non entrare nella storia dalla porta sbagliata, all’Udinese basterà infilare quella del Cagliari, sabato alle 15 alla Unipol Domus, dove Runjaic dovrà fare ancora i conti con le assenze in attacco di Florian Thauvin e Lorenzo Lucca.

Considerati i rapporti “freddini” con Alexis Sanchez, ecco che il tecnico chiederà principalmente a Keinan Davis di spezzare quel poker di partite senza gol che è combinazione rara a Udine, visto che non esce da 39 anni.

Bisogna infatti risalire alla stagione 1985-’86 per ritrovare quattro partite senza marcatori bianconeri tra quelle disputate dall’Udinese allenata da Luis Vinicio, il tecnico brasiliano rimasto in panchina fino al 19 gennaio ’86 dopo il 3-0 subito a Marassi dalla Sampdoria, proprio l’ultima della “serie in bianco” cominciata a Bari con la sconfitta per 1-0 del 22 dicembre, e proseguita poi col 2-0 rimediato nella Torino granata e dallo 0-2 al Friuli con la Roma.

Per la cronaca dei tempi, dopo il tris doriano firmato dall’ex Liverpool Souness e dalla doppietta di un aitante Mancini, Vinicio venne sostituito da Giancarlo De Sisti che esordì alla guida dei friulani con una sconfitta per 2-1 a San Siro con l’Inter.

A rompere l’incantesimo, riportando al gol i bianconeri in quel 26 gennaio ’86, ci pensò Andrea Carnevale all’8’ del primo tempo. Bergomi e Rummenigge rovesciarono poi il risultato portando a cinque le sconfitte di fila.

Trentanove anni dopo, invece, l’Udinese si ritrova a inseguire il gol che ha perso proprio a San Siro con l’Inter, e sempre in una sconfitta per 2-1. Sono infatti passati 413 minuti dalla “bombarda” con cui Oumar Solet trovò il gol al minuto 26’ della ripresa lo scorso 30 marzo.

Da allora, includendo anche i minuti di recupero (34’) di tutte le partite giocate, l’Udinese non ha più segnato un gol valido nelle successive sfide con Genoa, Milan, Torino e Bologna (413’ in totale), recriminando tuttavia sui centimetri di fuorigioco per i quali sono stati annullati i gol di Rui Modesto a Genova e Arthur Atta a Torino.

Al momento, quindi, mister Kosta è in compagnia di Luis Vinicio, ma anche di Enzo Ferrari, allenatore che nel 1982-’83 vide l’Udinese senza gol per quattro partite consecutive, tuttavia concluse senza sconfitte ma con quattro di quei 20 pareggi che fecero la storia, portando l’Udinese a stabilire il record di segni “X” in schedina, colti nelle 30 giornate dei campionati a 16 squadre.

Quella Udinese pareggiò a reti bianche con Napoli, Cagliari, Fiorentina e Torino, trovando un ostacolo in più nelle traverse colpite nelle gare casalinghe contro Napoli e Fiorentina dal croato Ivica Surjak. Solo in seguito si scoprì che la traversa della porta posta sotto la Curva Nord, proprio quella colpita da Surjak, risultava più bassa di 5 centimetri.

D’altronde i record sono fatti anche di centimetri, e ne sa qualcosa Davis che dopo 3’ col Bologna la traversa l’ha fatta tremare a sua volta, sfiorando un gol che avrebbe posto fine al digiuno e alle paure di Runjaic.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto