L’Italrugby si prepara al match di Udine contro l’Australia, Nicotera: «Faremo una grande partita»

Il tallonatore sarà l’unico azzurro del Friuli Venezia Giulia in campo. «Qui vedo tanta passione, c’è tanta voglia di rugby»

Davide Macor
La meta realizzata da Nicotera un anno fa al Bluenergy Stadium contro l’Argentina
La meta realizzata da Nicotera un anno fa al Bluenergy Stadium contro l’Argentina

Manca una settimana all’esordio dell’Italrugby alle Quilter Nations Series 2025, che avverrà sabato al Bluenergy Stadium di Udine contro l’Australia. Già venduti oltre 18 mila biglietti, 6 mila al tutto esaurito.

Abbiamo raggiunto Giacomo Nicotera, atleta triestino, già capitano dell’Italrugby e attualmente giocatore dello Stade Francais di Parigi in Top 14. Classe 1996, tallonatore, cresce rugbisticamente nel Venjulia Trieste, per poi vestire le maglie di Mogliano, giovanili e prima squadra, San Donà, Rovigo, Benetton Treviso e Stade Francais.

Senza essere passato dalle nazionali giovanili, nel novembre 2021 è stato schierato a Madrid con l’Italia A contro la Spagna e ha debuttato in nazionale maggiore contro la Scozia nel Sei Nazioni 2022.

L’atleta regionale vanta ben 34 presenze in azzurro e, nell’ultimo tour estivo, è stato anche insignito del ruolo di capitano nella sfida alla Namibia.

Giacomo Nicotera, come stai vivendo questa seconda stagione a Parigi?

«Abbiamo iniziato il campionato con una preparazione e con una struttura differente. Anche personalmente mi sono adattato ai ritmi del gioco e al modo di vivere il rugby in una città come Parigi e in un campionato come il Top 14. La squadra è unita e stiamo facendo risultati. Dopo il raduno a Verona con la Nazionale ora sono rientrato a Parigi perché oggi abbiamo il big match di campionato contro lo Stade Toulousain di Ange Capuozzo; siamo entrambi primi in classifica al momento».

Capitolo Italrugby: la tua storia azzurra è stata vissuta una convocazione alla volta, fino a diventare capitano della nazionale. Una bella avventura. Come vivi questo avvicinamento alla gara contro l’Australia?

«Sappiamo che andremo a sfidare una nazionale che è in fase di rilancio. Noi ci stiamo allenando per sfidarli a viso aperto, diciamo che vorremmo giocare sui loro punti di forza. Come ad esempio l’offload - il riciclo diretto del pallone in fase offensiva - sarà una gara impegnativa, ma sono certo che entrambe daremo spettacolo. Ci sarà da divertirsi».

Guardando al futuro quale è il tuo sogno nel cassetto?

«Sto vivendo due vite rugbistiche: quella in nazionale e quella a Parigi. In Azzurro spero di ottenere risultati sempre più positivi e, guardando al prossimo Sei Nazioni, un quarto posto è qualcosa che sarebbe bello raggiungere. Con lo Stade Francais meglio ragionare con consapevolezza: lo scudetto, un sogno, ma dico la qualificazione alla prossima Challenge Cup. Ragioniamo una gara alla volta».

E il Fvg Rugby? Come vedi il movimento?

«Vedo tanta passione in tutte le società del territorio. Tanta voglia di rugby. Così come un Comitato che lavora per portare tanta palla ovale nella nostra regione. Vedere il Fvg al centro di queste Quilter Nations Series fa piacere e sono certo che al movimento non potrà che giovare tutto questo rugby internazionale». 

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