L’Italia U20 parte bene: Ferrari top scorer anche se impreciso, Marangon gioca poco

Gli azzurrini hanno superato 68-64 il Belgio nel match d’esordio del Girone C di Fiba Eurobasket 2025

Gabriele Foschiatti
Francesco Ferrari, capitano dell’Under 20, in azione
Francesco Ferrari, capitano dell’Under 20, in azione

La Nazionale U20 non sbaglia e supera 68-64 il Belgio nel match d’esordio del Girone C di Fiba Eurobasket 2025. Prestazione di carattere degli Azzurrini, che non brillano ma sanno rialzarsi dopo un primo quarto horror e costruire in difesa il successo.

Il miglior realizzatore della sfida è capitan Francesco Ferrari, con 12 punti in 29’ nonostante una prestazione opaca; solo 13’ sul parquet invece per Leonardo Marangon. Il ct Alessandro Rossi sceglie Torresani, Assui, De Martin, Ferrari e Osasuyi, ma non ha da loro l’avvio che vorrebbe. L’attacco è poco fluido, la palla si ferma spesso e le iniziative personali vengono respinte al mittente dalla formazione avversaria, rapida poi a volare in transizione.

Un parziale di 9-0 permette al Belgio di portarsi sul 13-3, mentre solo nel finale l’Italia inizia a risalire la china, crescendo in difesa. Dopo aver concesso 22 punti nei 10’ inaugurali, gli Azzurrini fanno quadrato e tra 2° e 3° quarto ne concedono solo 23; solo i 19 rimbalzi offensivi concessi, decisamente troppi, permettono agli avversari di non essere travolti.

L’ottimo impatto in uscita dalla panchina di Airhienbuwa, ex Verona fresco di firma con Trento, e di Zanetti, prodotto di Borgomanero in forza a Treviglio, svolta il match, grazie all’energia del primo e alla prestazione chirurgica (11 punti con il 100% al tiro e 6 rimbalzi) del secondo. Un terzo periodo da 17-10 permette agli Azzurrini di entrare nei 10’ conclusivi sul 47-45 e, dopo una leggera sbandata, di piazzare lo strappo decisivo con un parziale di 7-0 firmato Valesin- Airhienbuwa sul 59 pari. Da lì la gara in discesa.

Passando ai due cividalesi, prestazione sufficiente per capitan Ferrari. Il 24 ha tirato male (4/15 dal campo, ma 4/5 ai liberi), pagando i continui raddoppi della difesa e qualche forzatura. L’emozione lo ha condizionato, inspiegabile altrimenti la palla persa a 40’’ dalla fine e la schiacciata sbagliata tutto solo in transizione, ma il suo impatto si è sentito, soprattutto a rimbalzo.

Poco spazio invece per Marangon, che nei 13’ in campo ha portato la solita energia ma non è mai riuscito ad accendersi (1 punto, 0/4 dal campo). Oggi alle 12 si gioca con la Germania.

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