Liber e Muradore, due frecce alla Cividale Castelmonte Marchiol, la leggenda si ritira

CIVIDALE
Ancora loro. La firma sulla Cividale-Castelmonte l’hanno messa, come nel 2017, Federico Liber e Rino Muradore. I due piloti hanno vinto la corsa riservata rispettivamente alle auto moderne e storiche. Il primo, su Gloria C8P Evo, si è aggiudicato la cronoscalata per la quarta volta in carriera, firmando pure il record sul tracciato con 3’08’’56 e chiudendo le due salite in 6’19’’66. Il secondo, cividalese doc, su Ford Escort Rs1600, è stato il più veloce di tutti grazie al tempo di 7’50’’78. La gara, giunta alla sua 41esima edizione, era valida per il Trofeo italiano velocità in montagna (Tivm), il campionato austriaco, del Friuli Venezia Giulia, il trofeo Alpe Adria e la serie Fia Cez Historic e ha visto al via 187 equipaggi (201 erano gli iscritti). A organizzare la manifestazione è stata la scuderia Red and White.
La gara
Liber non ha avuto rivali e si è confermato il re della prova, già vinta nel 2013, 2015 e 2017: suo il miglior tempo nella prima manche (quella del record) e nella seconda (3’11’’10). Secondo su Dallara Formula 3 Andreas Strollnberger a 27’’77 dal vincitore, terzo Mauro Soretti su Subaru Impreza Wrx (a 31’’47). In quarta piazza il primo dei friulani al traguardo, il driver di Fagagna Gianni Di Fant, che su Lamborghini Huracan ha chiuso a 35’’04 da Liber. Giorgio Venica, su Hyundai I20 R5 di Friulmotor, ha completato la gara al 15esimo posto ed è risultato il secondo dei pilota Fvg. Terzo Alessandro Beltramini su Ford Fiesta R5. Da segnalare anche l’esordio italiano della Hyundai I30 NTcr, vettura impegnata nel WTCR International Series: l’ha portata in gara Claudio De Cecco, che ha chiuso al 30esimo posto. Per quanto riguarda le storiche, Muradore non ha avuto rivali facendo segnare il miglior crono in entrambe le manche (3’54’’45 e 3’56’’33). Dietro di lui, a 13’’71, si è classificato Gerald Glinzer su Porsche 911 Carrera, Michele Massaro su Bmw M3 (a 14’’11) e il cividalese Stefano Bosco su Renault 5 Gt Turbo (a 16’’69).
UNA LEGGENDA
Alla Cividale-Castelmonte di 52 anni fa scoccò il suo amore per le corse. Da lì in poi ha scritto la storia dell’automobilismo friulano e, ieri, ha detto stop per sempre. Si è ritirato Gianni Marchiol, pilota udinese classe 1939: ha completato la cronoscalata al 35° posto assoluto tra le auto storiche, chiudendo i due passaggi in 9’32’’57. Un lungo applauso gli è stato tributato per la fine della sua carriera, che l’ha visto anche vincere un titolo italiano rally di gruppo 3 con Jean Campeis. Con umiltà e con un grande cuore Marchiol ha fatto sognare generazione di appassionati di motori. E per questo bisogna solo dirgli grazie. —
Alberto Bertolotto
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