L’hotel Executive vuole chiedere i danni al ceco

La struttura sottolinea «la falsità delle dichiarazioni» e chiede l’intervento dell’Udinese

UDINE. Jakub Jankto attacca l’Udinese, anche tirando in causa l’hotel Executive, la struttura che si affaccia sul viale Palmanova risponde. «Era il peggior albergo della città – ha detto il calciatore dal ritiro con la nazionale Ceca –, e i bagni erano sporchi. Era una punizione», concetti che hanno immediatamente suscitato una reazione nell’amministrazione dell’hotel, che li definisce «altamente lesivi sia dell’immagine che della onorabilità della nostra struttura alberghiera» e promette di agire in sede giudiziaria nei confronti del calciatore.

L’Executive ha quindi affidato a una nota alcune precisazioni: «Preme innanzitutto smentire ogni aspetto calunnioso e fantasioso contenuto nella suddetta dichiarazione, con particolare riferimento alle illazioni sull’igiene. A riprova della inattendibilità di queste affermazioni si sottolinea come il nostro albergo sia da anni punto di riferimento per le società calcistiche, non solo locali, ma anche provenienti da altre regioni».

L’amministrazione della struttura ha voluto anche specificare che «durante la stagione appena conclusa ha ospitato le squadre Primavera di importanti club quali Lazio, Fiorentina, Roma... Nonché diverse squadre di serie A femminile come Juventus e Sassuolo. Quanto sopra per dimostrare una volta di più che la struttura viene da tempo scelta e confermata da una vasta e qualificata clientela proprio per l'eccellenza e la puntualità nei servizi prestati (a meno di non voler postulare che tutte le società calcistiche sopramenzionate adottino le risibili finalità punitive di cui alla apodittica dichiarazione del signor Jankto)».

Ma l’Executive chiama in causa anche l’Udinese con la quale specifica «intrattiene da anni ottimi rapporti», chiedendo una «pronta presa di posizione sulla dichiarazione». L’hotel, inoltre, vista «la gravità, la falsità nonché la gratuità ed estrema superficialità delle dichiarazioni sopra esposte», si riserva di «quantificare i danni arrecati alla struttura dal signor Jankto e, pertanto, di perseguire e vedere riconosciuti i nostri diritti, non ultimo quello al buon nome e alla onorabilità di tutti i dipendenti, in ogni sede giudiziaria». (s.d’e.)

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