Le strade di casa danno la carica a Gani: in testa a Monfalcone

CORNO DI ROSAZZO. Ha provato ad andare in fuga poco prima del passaggio per Monfalcone, la sua città, e dopo averla attraversata in testa alla corsa è stato riassorbito dal gruppo trainato dalla...

CORNO DI ROSAZZO. Ha provato ad andare in fuga poco prima del passaggio per Monfalcone, la sua città, e dopo averla attraversata in testa alla corsa è stato riassorbito dal gruppo trainato dalla Radenska: quello di Davide Gani è stato solo uno dei tanti tentativi di attacco finiti male nella tappa di ieri, ma seppur per poco, ha avuto l’occasione di mettersi in mostra sulle strade di casa. Mercoledì gli era andata anche peggio: aveva attaccato con altri 14 uomini nel corso del primo giro del circuito finale a Mereto di Tomba, ma erano tutti stati riassorbiti proprio nell’ultima tornata. Gani ci aveva poi provato in volata, ma era rimasto al vento troppo presto. «Questo era il mio primo Giro del Friuli Venezia Giulia – racconta il ventitreenne di Monfalcone, che corre nella Fausto Coppi Gazzera – e sebbene da quanto mi han detto non è stato duro come le edizioni scorse, è stato reso difficile dall’alto livello dei corridori. Come squadra speravamo di fare meglio: abbiamo ottenuto dei piazzamenti, ma ci sarebbe piaciuto conquistare qualche tappa». Gani è sulla bicicletta da quando ha sette anni ed è passato dilettante nel 2009 con il Team Molino di Ferro Giorgione; nel 2010 ha corso in Toscana nel Pedale Larigiano Cargo Compass e nel 2011 è approdato alla Generali Ballan, che poi la stagione successiva si è fusa con la Fausto Coppi Gazzera di Mestre, in cui Gani milita tutt’ora, allenandosi però sempre sulle strade di casa.

Ha ottenuto interessanti risultati da juniores, quando vestiva i colori della Jt PmP Industries Danieli, con la quale ha conquistato due vittorie e si è piazzato quinto al Giro di Lunigiana, chiudendo l’anno 2008 dodicesimo nella classifica del miglior juniores. Non è ancora riuscito a vincere tra i dilettanti, sebbene diversi piazzamenti, tra cui un secondo posto all’Astico - Brenta nella passata stagione. Ha preso parte a due GiriBio e a un Nettarine, rivelando un certo interesse per le corse a tappe: «Le corse di più giorni sono belle perché se un giorno ti va male puoi sempre provarci alla tappa successiva, hai più occasioni per fare bene».(e.m.)

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