Lazio-Udinese rinviata per la pioggia, il dg Collavino chiarisce: "Tutelata l’incolumità dei calciatori"

I motivi che hanno portato all’annullamento della gara. «Prima della decisione consultato anche il bollettino meteo»

ROMA. Ciciretti all’Allianz Stadium di Torino, Veretout e Simeone al Franchi di Firenze, Sorrentino al Bentegodi di Verona e (anche) Franco Collavino all’Olimpico di Roma. Non è uno scherzo.

Tra i protagonisti dei sorprendenti primi tempi di domenica 5 novembre c’era anche il direttore generale dell’Udinese, massimo rappresentate del club bianconero alle prese a Roma con un’improvvisa ondata di acqua alta di stampo veneziano: «Il 70 per cento del campo era impraticabile, il direttore di gara e i delegati della Lega serie A sono stati estremamente precisi, quando abbiamo chiesto lumi su un possibile slittamento della partita nel tardo pomeriggio», racconta il dg riportando il resoconto di chi ha optato poi per un rinvio a data da destinarsi.

Collavino, da fuori si è avuta tutta un’altra impressione, confermata poi dal sole che timidamente ha fatto capolino sull’Olimpico proprio quando è stato comunicato il posticipo...

«No, vi assicuro che sono state fatte tutte le considerazioni del caso, osservando anche con attenzione il bollettino meteo. Il pallone non rimbalzava su trequarti del rettangolo di gioco, era impossibile disputare una partita importantissima, dal punto di vista del risultato, per tutte le due squadre».

Insomma, si è pensato solamente a tutelare la regolarità del campionato e lo spettacolo.

«No, voglio essere chiaro. Prima di tutto in questi casi bisogna tutelare l’incolumità dei giocatori. Noi dirigenti che abbiamo lavorato a bordo campo e dentro la stadio abbiamo pensato esclusivamente a questo».

Fuori, in tribuna, i tifosi spingevano per vedere naturalmente la partita, ma l’idea era anche che la Lazio volesse favorire il calcio d’inizio, visti gli innumerevoli impegni della squadra di Inzaghi tra campionato e coppe.

«Non è stato così. Con il segretario generale Armando Calveri siamo stati subito d’accordo: decida l’arbitro consultandosi con i giocatori, rappresentati da due elementi di esperienza come Danilo e Lulic. Per questo sono state fatte due ricognizioni: la prima pochi minuti dopo le 15, la seconda mezz’ora dopo».

Collavino, si dice che la partita sarà recuperata il 24 gennaio: corrisponde?

«Credetemi: a caldo non si è neppure parlato di date. So che il calendario della Lazio è denso e che per Sampdoria-Roma si è andati in quella direzione, ma è un’ipotesi che deve essere ancora confermata».

Avrà incrociato però Delneri: che le ha detto il mister? Dispiaciuto di aver staccato la spina per colpa del meteo? Avrebbe voluto giocarsela sull’onda dei dei successi di fila a dispetto delle assenze?

«No, niente di tutto questo. È un uomo che naviga nel calcio da tanto, tantissimo tempo, sa che anche questo fa parte di un campionato. E che le somme si tirano sempre alla fine».

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