L’Apu va controcorrente: con stranieri piccoli è più difficile salire in A
Boniciolli: «Sarà una scelta premiante grazie agli italiani»

Al terzo tentativo, l’Apu di Boniciolli ha deciso di andare controcorrente. Per centrare l’obiettivo promozione, quest’anno Udine ha fatto una scelta poco usuale fra le squadre che puntano a vincere la serie A2: affidarsi a due esterni stranieri.
La coppia Sherrill-Briscoe ha fatto bene a Ferrara, portando qualità e punti, ma è chiaro che è presto per esprimere giudizi. Sull’argomento si è espresso anche il coach dell’Old Wild West nel post partita di domenica: «Si è visto come una scelta che non sempre ha premiato in questo campionato, quella delle due guardie americane, diventa una scelta premiante quando attorno hai giocatori come Mian, Cusin, Antonutti, Gaspardo, Mussini, Palumbo ed Esposito».
Per capire meglio quanto abbia premiato la scelta dei due esterni Usa, abbiamo passato in rassegna le coppie di stranieri delle squadre promosse dalla A2 alla serie A negli ultimi dieci anni. Balza agli occhi il fatto che sono soltanto due (su un totale di quattordici) le compagini capaci di fare il grande salto con due piccoli a stelle e strisce: la Pms Torino nel 2014/15 e la De’ Longhi Treviso nel 2018/19.
I piemontesi all’epoca potevano vantare un parco italiani di assoluto livello, con due specialisti in promozioni: Guido Rosselli e Davide Bruttini, che sommano ben otto trionfi in A2. I veneti, invece, giocarono d’azzardo, sfruttando le tre promozioni in palio nel 2018/19. Giocarono infatti con un solo americano (Burnett) fino a febbraio, poi tesserarono David Logan (in uscita dal campionato coreano) e vinsero i play-off a mani basse.
L’accoppiata più frequente è quella composta da un esterno e un lungo di grande atletismo: l’Apu lo sa bene, dato che due anni fa ha sbattuto il muso in finale contro Mayo-Parks (Napoli), e a giugno contro Anderson-Johnson (Verona).
Eppure si va in direzione ostinata e contraria, come diceva Fabrizio De Andrè. Archiviata la formula 2-5 (Johnson e Foulland prima, Lacey e Walters poi) e scartata l’idea iniziale di passare al 2-4 (McDuffie era l’ala grande dei sogni a giugno) dopo aver messo a segno il colpaccio Gaspardo, Boniciolli ha rimescolato le carte. Certo di avere in mano una coppia d’assi e far saltare il banco.
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