L’Apu raddoppia in regia con Caroti complemento ideale di Monaldi
Udine annuncia l’ingaggio del play che ha vinto gli ultimi due campionati con Verona e Cremona. Gracis: «Spirito forte e vincente». Vertemati: «Doti di leadership, aggiunge solidità difensiva»

Un altro tassello dell’Apu 2023/2024 va al suo posto. In cabina di regia assieme a Diego Monaldi ci sarà Lorenzo Caroti, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi. Ieri è arrivata l’ufficialità, Caroti ha firmato un contratto biennale con la società udinese.
LA SCHEDA
Lorenzo Caroti è toscano di Cecina e ha compiuto 26 anni venerdì. Ha mosso i suoi primi passi cestistici nel settore giovanile della squadra della sua città e ha esordito in serie B a soli 14 anni.
Nel 2016 passa alla Viola Reggio Calabria, in Serie A2, e nell’estate del 2018 firma un contratto con Treviglio: sotto la guida di coach Vertemati, Caroti è protagonista di due stagioni molto positive.
Nella stagione 2020-2021 si accorda con la Tezenis Verona, dove vi rimane fino alla conquista della promozione in serie A del 2022 nella finale play-off contro Udine.
Nella scorsa stagione il play toscano ha indossato la divisa della Vanoli Cremona con la quale ha centrato il triplete. Per lui anche una lunga trafila nelle Nazionali azzurre giovanili, dall’Under 15 all’under 20.
IL BENVENUTO
Il ds bianconero Andrea Gracis accoglie così “Lollo” Caroti: «Siamo molto soddisfatti che Lorenzo abbia deciso di continuare a Udine la sua carriera, sempre caratterizzata da ambizione, un forte spirito vincente e dalla capacità di mettere la squadra davanti a sé stesso».
Tocca a coach Adriano Vertemati descrivere le principali caratteristiche del nuovo acquisto: «Lorenzo ha doti di leadership innate e sa stare in gruppi vincenti, come dimostra la sua carriera. Aggiunge playmaking e solidità difensiva al nostro reparto esterni e durezza mentale alla squadra».
SCELTA TATTICA
La decisione di avere nel roster due playmaker di spessore è quanto mai opportuna, anche alla luce di quanto visto nella scorsa stagione.
Udine ha sofferto non poco l’assenza di un regista puro fino a gennaio, poi l’arrivo di Monaldi ha portato il fosforo che serviva. Il giocatore di Aprilia, però, è arrivato un po’ spremuto ai play-off (magia di garacinque con Cividale a parte) per aver fatto sia il portatore di palla che il tiratore in una squadra con pochi specialisti dall’arco.
Caroti, sia chiaro, non va considerato un play di scorta: già a Cremona è stato utilizzato per oltre 20 minuti di media a partita da Cavina, dividendo la cabina di regia con Davide De Negri facendo incetta di trofei.
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