Gesteco, una sconfitta colpa dei dettagli: adesso bisogna ripartire
Il ko con Rimini è arrivato dopo sette vittorie di fila, sabato arriva Avellino

Anche quando arriva dopo un serie di sette successi consecutivi, il sapore della sconfitta rimane amaro. La Gesteco Cividale si deve arrendere a una Dole Rimini super attrezzata nonostante l’assenza di Robinson e più fresca. Nel remake della finale di Supercoppa Lnp giocata a settembre, sono le giocate di talento individuale a spezzare l’equilibrio, sovrano per oltre 35 minuti, con Denegri e Ogden protagonisti dopo aver a lungo lasciato Marini e Camara soli.
In una gara divertente e sempre sul filo del rasoio, anche i peccati veniali sono costati cari ai friulani. Gli errori a cronometro fermo fanno parte di essi: 5 su 10 al momento dell’allungo sul 21 a 27 nel secondo quarto, 8 su 14 alla fine del primo tempo chiuso in parità a quota 37. Allo stesso modo, i 5 rimbalzi offensivi concessi ai padroni di casa nel terzo periodo (12 il totale) hanno permesso loro di sopperire all’1 su 9 dall’arco.
Sono stati però soprattutto i problemi di falli di Freeman, in campo solo 20 minuti, a limitare i friulani. Pillastrini in conferenza stampa ha lasciato intendere di aver trovato il metro arbitrale particolarmente severo e condizionante. Il piano partita prevedeva di limitare i tiratori avversari, concedendo più spazio a Camara nel pitturato e la scelta ha pagato. Rimini ha tirato 9 su 36 dall’arco, un dato molto sottomedia con il solo Marini, Mvp del match, a trovare la retina con continuità (4 su 9), ma l’impatto del centro senegalese di formazione italiana è stato devastante quando la difesa gialloblù non ha potuto giocare con due numeri cinque di ruolo.
Non certo per demeriti di Berti, ancora una volta tra i migliori dei suoi. Nell’ultimo periodo il 19 è cresciuto sul piano mentale, limitando i problemi di falli e trovando così maggiore continuità all’interno delle partite, anche in attacco. 14 punti, 6 su 8 al tiro e 8 rimbalzi, di cui 4 offensivi, al PalaFlaminio, tra cui una schiacciata di prepotenza in testa al marcatore. Non capita spesso, è un bel segnale. Ora la sfida per lui sarà confermarsi a questo livello fino alla fine, ma in ogni caso Micalich ha fatto bene a tenerselo stretto.
Domani, nel big match contro Avellino, tappa fondamentale nella corsa alla Coppa Italia, raggiungerà 100 presenze in gialloblù.
Molto bene anche Mastellari, alla decima gara in doppia cifra stagionale. Tre triple pesanti e un gioco offensivo sempre più completo, anche da portatore di palla secondario. Va citato poi anche un Redivo più protagonista a livello offensivo senza però spezzare il ritmo dell’attacco e anzi intraprendente proprio quando la squadra è in difficoltà. Le percentuali dall’arco però latitano: 4 su 20 nelle ultime 5.
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