L’Apu e Finetti si salutano con affetto e gratitudine

Il presidente Pedone: «Carlo ha dimostrato coraggio». Il coach: «Ho dato tutto, farò sempre il tifo per Udine»
Giuseppe Pisano

UDINE. È arrivata l’ora dei saluti fra l’Apu Old Wild West e Carlo Finetti. La data del 1° luglio, che coincide con l’inizio della stagione sportiva 2023/2024, è coincisa con l’annuncio ufficiale della separazione con il tecnico senese da parte della società bianconera.

Finetti lascia Udine dopo tre anni intensi, di cui due e mezzo da vice e cinque mesi da head coach subentrando a Matteo Boniciolli.

SI CAMBIA

Come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, l’ultimo atto della vicenda risale a giovedì mattina, poco prima della presentazione ufficiale di Andrea Gracis e Adriano Vertemati.

Finetti ha incontrato il ds e il coach per valutare la possibilità di proseguire il rapporto con l’Apu tornando a fare il primo assistente, ma ha dovuto prendere atto della volontà di Vertemati di inserire nel nuovo staff tecnico uomini di propria fiducia.

Titoli di coda dell’avventura udinese anche per l’altro tecnico toscano dello staff 2022/2023, Gabriele Grazzini, che sarebbe rimasto volentieri in Friuli per un’altra stagione da assistente.

GRATITUDINE

Il presidente dell’Apu Old Wild West, Alessandro Pedone, non ha mai fatto mistero di stimare Finetti, elogiando pubblicamente a più riprese il coraggio di essersi assunto la responsabilità di guidare il team nonostante la giovane età.

Lo ribadisce nel testo di commiato pubblicato sui social ufficiali Apu: «Carlo ha dimostrato di avere grande cuore, e questo, nello sport come nella vita, è importantissimo.

Dobbiamo riconoscergli soprattutto il coraggio che ha avuto: è un ragazzo che si è sacrificato per i nostri colori. Siamo certi che l’esperienza maturata a Udine sarà la base di una lunga carriera».

SALUTO SOCIAL

Quasi contemporaneamente all’annuncio dell’Apu, è arrivato il post di Carlo Finetti sul proprio profilo Instagram.

Una quarantina di righe per ripercorrere quello che, a detta del tecnico senese «è stato un viaggio pazzesco».

La sua è praticamente una lettera aperta all’Apu: «Voglio che tu sappia che ti ho dato veramente tutto quello che avevo – si legge nel testo – l’ho dato al tuo Carnera, l’ho dato ai tuoi tifosi, l’ho dato a tutti quelli che hanno lavorato qua dentro dal primo giorno…».

Spazio poi a ringraziamenti e saluti «a chi tre anni fa con una telefonata durata 45” mi ha portato qua (il riferimento è a Boniciolli, ndr), a un proprietario ambizioso e dirigenti appassionati, ai miei compagni di viaggio, a tutti i giocatori, al mio capitano. Ti vorrò sempre bene, farò sempre il tifo per te. Alè Udin».

Ora per Finetti c’è da metabolizzare questa separazione, poi potrà valutare eventuali proposte di altre società. Intanto proseguirà con il suo progetto itinerante “Delivery Basketball”.

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