La Nord spinge l’Udinese nella bolgia del Friuli

Salta la coreografia in curva per un problema tecnico, ma i supporters di casa cantano a squarciagola dall’inizio alla fine
Udine 25 Agosto 2019. Udinese- Milan. © Foto Petrussi
Udine 25 Agosto 2019. Udinese- Milan. © Foto Petrussi



Un grande stadio, il Friuli. Ieri ancora una volta ha dimostrato quanto sia bello, coinvolgente e divertente assistere alle partite da questi spalti, che erano pieni fino al colmo per il match contro il Milan. Niente coreografia in curva Nord (un problema tecnico ha reso impossibile esporla), ma tanto tifo e tanto cuore oltre l’ostacolo nel settore riservato ai supporters di casa, che non hanno mollato un attimo la propria squadra.

Sul lato opposto c’erano i sostenitori del Diavolo, che sono arrivati in tanti e che a loro volta hanno cantato a squarciagola, senza evitare di lanciare insulti verso i tifosi bianconeri, cui hanno ricevuto risposta. Ma forse il momento più emozionante (vittoria a parte ovviamente) è arrivato prima del fischio d’inizio, quando da bordocampo l’ex bianconero Marcio Amoroso, rimasto nei cuori di tutti i friulani, dall’altoparlante ha salutato il pubblico e ha dato il “la” ai ragazzi della Nord per cantare insieme il coro “totalmente dipendente”.

Cosa che è piaciuta tantissimo alla parte udinese dello stadio, che è tornata per un attimo indietro nel tempo, a una squadra capace di far sognare. Peccato che siano piovuti inutili fischi dalla Sud, ma pure questo – si dice – sia il calcio. Momento amarcord messo nel cassetto, con Amoroso che ha preso posto in tribuna, la partita ha regalato altre emozioni, vissute attimo per attimo dai tifosi sugli spalti, tra cori, battimani, suspence da Var e urlacci. E tutto mentre in vip Zvonimir Boban e Paolo Maldini osservavano in silenzio anche quando le telecamere di Sky li hanno impietosamente inquadrati dopo il gol di Rodrigo Bacao. Una rete che ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi dell’Udinese, capaci di trasformare in una bolgia il loro stadio, rimasto senza fiato mentre l’arbitro riguardava un possibile fallo di mano di Samir in area al Var.

Niente rigore, anche se la Sud ha esultato come se avesse concesso il penalty, suscitando l’ironia del resto del pubblico. Passata la paura, i supporters bianconeri si sono stretti forte alla propria squadra, vivendo gli ultimi minuti di gara con apprensione, ma dando sfogo alla fine a tutta la gioia di una prima importantissima vittoria: squadra sotto la curva e tutti felici, in attesa della prossima al Friuli, che lo speaker dello stadio, in un evidente lapsus rossonero, ha annunciato come Milan-Parma. Ma per questa viene perdonato. —



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