La magia del Cernich è più viva che mai

UDINE. Sono trascorse ormai due settimane dal trionfo del Marinelli al torneo studentesco cittadino “Scuole a canestro per ricordare” (già Memorial Cernich), eppure l’eco del successo che ancora una volta ha caratterizzato la manifestazione è ancora assordante.
Aggiungiamo un palazzetto straripante di studenti e appassionati, un sano campanilismo tra istituti con al centro il basket e tutti quei valori che lo sport sa trasmettere, ed ecco servito ancora una volta un cocktail esplosivo che fa dell’evento, giunto ormai all’undicesima edizione, un appuntamento irrinunciabile per i giovani cestisti udinesi, e non solo.
«Il Palasport Benedetti non basta più» sono le prime parole del professor Claudio Bardini, coordinatore dell’ufficio Educazione motoria, fisica e sportiva del Miur per Udine e provincia che in collaborazione con l’associazione Apu ieri e con la Libertas regionale Fvg organizza il trofeo ormai da due anni.
«Ancora una volta - ha aggiunto entusiasta il presidente della Fip udinese - il Memorial Ezio Cernich, oggi “Scuole a canestro per ricordare”, è stato un successo. Durante la giornata finale si è visto un buon confronto sul campo tra gli istituti protagonisti, con del sano agonismo e tanta correttezza anche sugli spalti. Inoltre quest’anno abbiamo voluto aggiungere una nota tecnica particolare: le partite sono state dirette da arbitri studenti accompagnati da ex arbitri di serie A, quali Mauro Pozzana e Giorgio Provini. Vista la partecipazione che ogni anno si registra, dobbiamo pensare di far approdare questo torneo studentesco cittadino al Carnera».
Come dicevamo, il Marinelli ha trionfato per 72-79 nella finalissima contro il Malignani campione uscente, alzando per la quinta volta il trofeo dal 2007 a questa parte. È stata una finale avvincente, vinta in rimonta dai liceali che, partiti con il freno a mano tirato e dopo essere scivolati al -11, hanno dovuto faticare per riaprire il match.
Top scorer con 21 punti, nonché mvp della finale Eccellenza, Riccardo Visintini si è aggiudicato il premio messo in palio dalla famiglia Cernich.
Nella finale Elite invece a trionfare è stato il Deganutti che ha sconfitto il Volta per 75-58.
La squadra dell’istituto tecnico allenata da Sonia Adorinni e guidata dall’mvp Alex Bose (23 punti nella finale) - un giocatore classe 2002 che ha ottenuto il trofeo messo in palio dalla moglie dell'ingegner Paolo Viola - ha così centrato la promozione nella categoria superiore e nell’edizione del 2019 andrà a sostituire il Marinoni che invece è retrocesso in Elite.
È quindi calato il sipario anche sull’undicesima edizione del torneo, ma con la passione, l’entusiasmo e la partecipazione che hanno travolto il Palasport Benedetti durante le due finali, ci sono tutti i presupposti per continuare quest’importante tradizione cestistica studentesca. Insomma, l’obiettivo adesso è sbarcare al Carnera, location più idonea per questo torneo.
Michela Trotta
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