La lite Rossi-Marquez fa ancora esplodere il pianeta MotoGp

Lo spagnolo sul blog: «Tutti hanno visto, parlerà la pista» E l’ex Gibernau accusa i vertici: non hanno messo le regole
epa04994367 Italian Valentino Rossi (R) of Movistar Yamaha MotoGP speaks with Spanish Dani Pedrosa of Repsol Honda Team during prize giving ceremony of the 2015 Malaysian Motorcycling Grand Prix in Sepang International Circuit near Kuala Lumpur, Malaysia, 25 October 2015. EPA/AHMAD YUSNI
epa04994367 Italian Valentino Rossi (R) of Movistar Yamaha MotoGP speaks with Spanish Dani Pedrosa of Repsol Honda Team during prize giving ceremony of the 2015 Malaysian Motorcycling Grand Prix in Sepang International Circuit near Kuala Lumpur, Malaysia, 25 October 2015. EPA/AHMAD YUSNI

VALENCIA. «Tutti hanno potuto vedere quello che è successo in gara, ho già detto quello che avevo da dire. In questo momento sto pensando solo a Valencia, per divertirmi e regalarvi una bella gara». Dopo Valentino Rossi, anche Marc Marquez, sul proprio blog, ha ringraziato i sostenitori per il sostegno ricevuto dopo il “duello” in pista a Sepang, costato una pesante penalità all’italiano. Sull’episodio, che non smette di suscitare roventi polemiche, è intervenuto Sete Gibernau, secondo nel mondiale dietro Rossi nelle stagioni 2003 e 2004, con una lettera aperta pubblicata dai siti spagnoli. Senza fare nomi, l’ex pilota spagnolo tira le orecchie a Marquez e Rossi, ma soprattutto a Fim e Dorna, ree di aver lasciato la MotoGp «senza regole». Il “grazie” di Marquez ha suscitato reazioni contrastanti nel web. Su Facebook e Instragram tifosi e appassionati della MotoGp - apparentemente da tutto il mondo - si sono divisi tra insulti al campione spagnolo e attacchi a Valentino Rossi o a entrambi i piloti. «Vergogna! - lo ha rimproverato un supporter italiano - Ti sei dimenticato cosa è successo quattro anni fa? E tu tenti di atterrare Vale?». E ancora: «Marc sei il grande manipolatore della MotoGp». Ma c’è anche chi appoggia lo spagnolo e attacca Valentino: “Forza Marc, a Valencia batterai Rossi. Vai Marc, anche in Italia tifiamo per te”, e chi inglese scrive “Valentino all’inferno”. «Senza regole chiare, non è possibile alcuna educazione» scrive Gibernau. Ovvero, la colpa di quanto è accaduto a Sepang ricade su chi doveva vigilare e imporre le regole. Ed invece «Si stanno punendo, in modo ingiusto e crudele, due persone, due grandissimi sportivi». «È da molti anni che la madre e il padre (Federazione mondiale e la Dorna, che detiene i diritti del circus, ndr), coloro che amano di più i propri figli, non stanno compiendo il loro dovere». «Quello che sta accadendo oggi non è altro che la conseguenza di ciò che non è stato insegnato. Con l’aggravante - aggiunge - che ora viene giudicato, criticato e linciato, non il responsabile ma il bambino, pieno di illusioni e di talento, a cui mai e poi mai è stato detto che doveva e non doveva fare». Al coro di critiche piovute dopo il contatto con Marquez non si era unito Andrea Iannone. Le immagini gli hanno dato ragione: Rossi non ha scalciato il rivale. «Non si giudica senza sapere - ha detto il pilota Ducati, grande ammiratore del “Dottore” - Valentino si sta giocando un mondiale a 36 anni, dopo essere stato in testa per tutta la stagione. Marquez ancora deve spiegare perché si sia comportato in quel modo».

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