La Graphistudio si dimostra a due facce Al debutto paga dazio anche con gli arbitri
La partita d’esordio persa in casa con il Bassano ha mostrato le due facce della Graphistudio. Quella positiva in cui si sono evidenziate le qualità del gruppo nei primi due quarti, quella negativa e i difetti nella seconda parte del match. Velocità, una buona dose di aggressività, tanto uno contro uno hanno permesso agli spilimberghesi di accumulare un vantaggio anche in doppia cifra, la leggerezza sotto i tabelloni, le troppe palle perse e la difesa molle hanno nel secondo tempo dato via libera ai quotati vicentini. Tra l’altro una delle componenti cui dovrà fare conto il gruppo della Graphistudio, il più giovane della C, è il metro dell’arbitraggio. È consuetudine che nei contatti tra un giocatore esperto e uno giovane gli arbitri puniscano sempre quest’ultimo e così è stato con il Bassano, che aveva sempre le mani addosso, ma i falli venivano fischiati a Bagnarol e compagni. Concorda coach Galetti: «Sabato è stato proprio così, siamo stati penalizzati in maniera evidente, agli arbitri non è neppure sfioratoi il dubbio che il fallo l’avesse potuto fare il giocatore più esperto. Comunque abbiamo combattuto – prosegue il coach spilimberghese – e dimostrato che D’Andrea, un patrimonio della società, avrà un futuro ricco di interessanti prospettive. Dobbiamo imparare a restare di più sulla partita, essere più concreti, e non perdere la testa quando qualcosa non va. Ma siamo giovani e questo era un aspetto che avevamo messo in preventivo». (d.d.)
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