La Gesteco saluta Lamb: l’americano chiude l’esperienza in gialloblù
Cividale sceglie un’altra strada: il secondo straniero sarà un lungo. L’exloit stagionale lo scorso 1 febbraio contro Nardò

A Cividale è arrivato il momento di salutare Doron Lamb. Con l’arrivo di Luca Cesana il pacchetto esterni delle Eagles può dirsi completo, per la prima volta senza una coppia di stranieri, e così la seconda avventura a tinte gialloblù del newyorkese è giunta al capolinea.
Prima di archiviarla tra i ricordi, ripercorriamone i momenti migliori. Il numero 1 fa ritorno in Friuli a dicembre, prendendo il posto di un Derrick Marks mai veramente fiorito nel ruolo di secondo violino. Un momento non facile per la Gesteco, tormentata dai problemi fisici e reduce da tre ko di fila dopo la partenza lampo di inizio stagione. Da qui la scelta di cambiare e puntare sul sicuro, andando su un giocatore rivelatosi perfetto per il sistema-Pillastrini nei quattro mesi della stagione precedente. All’esordio solo 4 punti contro Orzinuovi, sintomo di una condizione fisica non al top, ma in poco tempo la scelta si rivela azzeccata.
La settimana seguente a Torino torna in doppia cifra, poi risulta determinante nella sfida da dentro o fuori per la Coppa Italia contro Pesaro: 20 punti, il primo di 8 in campionato. L’exploit il 1 febbraio al PalaGesteco contro Nardò, con 29 punti valsi il suo record assoluto in maglia Cividale. Dopo i 21 in semifinale di Coppa Italia, nell’ultima sfida di stagione regolare contro Cento si ripete. Il motore è caldo e ai playoff parte fortissimo: 24 in 24’ in Gara-1.
Poi la cattiva sorte ci mette lo zampino. In Gara-2 gioca solo 14’, in quella successiva si capisce perché: un problema muscolare al polpaccio, che in Gara-4 lo manda al tappeto e lo costringe a seguire da spettatore il match decisivo. Lo stesso era accaduto l’anno precedente, con la squalifica per due giornate rimediata in Gara-2 contro Cantù. Una maledizione, destinata a lasciarsi un grande “se”. Ciò che è certo però è che Lamb è stato uno dei giocatori più eleganti passati per il Friuli: rilascio perfetto, talento straripante. Bye-Bye Doron, see you soon. Ci vediamo presto.
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