La Gesteco prepara la festa per la Supercoppa, Micalich: «Un sogno che si avvera»

Cividale si gode l’impresa che le ha consegnato il primo trofeo della sua storia. Il presidente: «Se me lo avessero detto 4 anni fa non ci avrei creduto»

Gabriele Foschiatti
Il presidente Micalich con i giovani Marangon e Ferrari foto petrussi
Il presidente Micalich con i giovani Marangon e Ferrari foto petrussi

Chissà cosa ha pensato la statua di Giulio Cesare, nella notte tra domenica e lunedì, a veder tutto quel viavai di persone dall’entusiasmo incontenibile, raccolte attorno a un piccolo oggetto di metallo. E chissà cosa penserà mercoledì, quando alle 18.30 l’intera comunità gli sfilerà davanti per raggiungere il Foro che porta il suo nome e celebrare un successo che nulla ha a che fare con territori o ricchezze, ma che è comunque capace di unire 11mila persone.

Impresa

Cividale del Friuli ha vinto la Supercoppa Lnp, il primo trofeo della sua giovane storia dopo la promozione dalla B. È la piazza più piccola ad esserci riuscita, superando Tortona, campionessa nel 2019 con i suoi 26 mila abitanti. Lo ha fatto battendo prima l’Unieuro Forlì in rimonta e poi la Dole Rimini in finale, una squadra fortissima che nonostante l’assenza di Gora Camara poteva permettersi il lusso di iniziare con Gerald Robinson in panchina, avendo in campo Davide Denegri, Pierpaolo Marini e Mark Ogden. Il valore dell’avversario nobilita l’impresa, Cesare lo sapeva bene e il De Bello Gallico ce ne ha tramandato la prova. Chissà se il grande generale, ovunque sia ora, guarderà.

Parla il Pilla

«Pensavo che dovessimo fare una gavetta più lunga, prima di arrivare a vincere, invece abbiamo imparato in fretta». Stefano Pillastrini si è goduto la grande prova portata sul parquet dai suoi, sottolineando i meriti dei suoi ragazzi. «A una settimana dal via, nonostante una prestazione un po’ balbettante, con qualche infortunio, siamo andati in grande crescendo. Contro Forlì abbiamo giocato un primo tempo di basso livello e un’eccellente ripresa, domenica invece dopo un buonissimo avvio siamo riusciti a resistere nonostante Rimini abbia chiuso 18/38 da tre punti, contro una buona difesa. Abbiamo vinto contro un grandissimo avversario».

Poi le dediche: «Innanzitutto a Davide Micalich, che ha sognato questo progetto, ha coinvolto molte persone e mantenuto una positività importante. Rappresenta tutto l’ambiente di Cividale: per un paesino di 11mila abitanti è qualcosa di straordinario».

La gioia del presidente

«Se me lo aveste detto 4 anni fa, quando ho iniziato, non ci avrei mai creduto. È un sogno che si avvera – ha esordito Micalich, commosso –, lo dedico ai miei genitori che da lassù mi hanno accompagnato fino a oggi, a mia moglie e ai miei figli, alla Regione e al Comune di Cividale, a quell’eroe che si chiama Stefano Pillastrini. A tutto il Friuli del basket e alla nostra gente, siamo orgogliosi di rappresentare il territorio. Abbiamo battuto una squadra fenomenale senza mollare mai, in pieno spirito Eagles».

L’abbraccio passa poi ai ragazzi che in campo hanno reso possibile questo traguardo. «Questo trofeo è anche di Jack Dell’Agnello, Gabriele Miani e Doron Lamb: senza di loro non avremmo potuto essere qui. Freeman ha impattato benissimo, Redivo è stato il nostro leader, ma tutti i ragazzi sono stati importantissimi». 

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