L’Inter è più forte della Juventus, nonostante la sconfitta

«Lo scudetto lo vincerà il Napoli e non occorreva capire di calcio per sostenerlo. L’Inter tornerà ad essere la sua più autorevole antagonista e la Juve, se va bene, finisce nelle prime quattro» 

Giancarlo PadovanGiancarlo Padovan
L'allenatore della Juventus Igor Tudor e Vasilije Azdic, autore del gol del 4-3 che ha suggellato la vittoria della Vecchia Signora contro l'Inter
L'allenatore della Juventus Igor Tudor e Vasilije Azdic, autore del gol del 4-3 che ha suggellato la vittoria della Vecchia Signora contro l'Inter

Forse - come dice qualche collega più saggio e più avvertito di me - è stato azzardato, almeno da parte di chi scrive, non inserire la Juventus nel lotto delle favorite del campionato. Perché, per la storia che ha e con il Dna che si ritrova, anche la Juve più scalcagnata può vincere lo scudetto.

Eppure, per quanto possa sembrare paradossale, il clamoroso successo (almeno nella modalità) sull’Inter, mi ha confermato quanto la squadra di Tudor abbia limiti invalicabili e non sia nemmeno lontanamente apparentabile al Napoli che ha stravinto a Firenze.

La Juve cerca spesso la verticalità e questo non è certo un male. Peccato che questa finalità non sia quasi mai accompagnata dal controllo della manovra e, dunque, della partita.

Sabato non solo il possesso di palla è stato smisuratamente favorevole all’Inter, ma il baricentro - cioé il primo strumento per capire se e quanto una squadra abbia un atteggiamento offensivo - parla in maniera impietosa.

Quello della Juventus è stato basso (48,6 metri), mentre l’Inter l’ha tenuto alto (57,8). La misura non è casuale: il cambio di Locatelli con Cabal (al rientro dopo mesi di assenza per l’infortunio) è stato un errore da parte di Tudor sia per gli esiti immediati (dal 2-2 al 2-3), sia come segnale alla squadra (ci basta il pari).

Poi, siccome la fortuna si accoppia spesso alla mediocrità, tutti si sono affrettati a scrivere che Tudor ha azzeccato i cambi. Ma se Adzic (entrato per il fantasma di Koopmeiners, un’altra scelta iniziale sbagliata) non avesse inventato un gol da campione, gli elogi sperticati sarebbe rimasti tali?

Una qualità va riconosciuta a Tudor, ovvero l’onestà di avere detto che l’Inter è una squadra forte e che il pareggio sarebbe stato più equo. In realtà, anche se uscita sconfitta dallo Stadium, l’Inter ha giocato meglio della Juve contro la quale ha finito per attuare un autentico suicidio.

Primo, per come non è stata in grado di gestire il vantaggio, quando mancava poco più di un quarto d’ora dalla fine. Secondo, perché è ormai evidente a tutti che Sommer, responsabile di almeno due reti subite e complice su una terza, stia diventando un caso. Date all’Inter un portiere che pari e un Lautaro che segni (è stato annullato da Bremer) e le cose sarebbero andate diversamente.

Per tutte queste ragioni resto della mia idea. Lo scudetto lo vincerà il Napoli e non occorreva capire di calcio per sostenerlo. L’Inter tornerà ad essere la sua più autorevole antagonista e la Juve, se va bene, finisce nelle prime quattro.

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