La “fuitina” di Leo Messi a Sacile dal dottor Poser senza permesso

il caso
Un fulmine a ciel sereno a Barcellona. La notizia ha spopolato sui siti spagnoli per tutta la giornata di ieri: Leo Messi è “scappato” a Sacile dal suo medico di fiducia, Giuliano Poser, in barba al divieto della società.
Dopo essere diventato capitano dei blaugrana a inizio stagione, la pulce aveva annunciato che non avrebbe più fatto ricorso alle cure di Poser, medico sportivo esperto in materia di alimentazione declinata alle esigenze degli atleti, per curare i propri acciacchi, affidandosi completamente alle competenze dello staff sanitario del Barça. E invece, ecco che ieri, approfittando del suo giorno libero, Messi è stato avvistato a Sacile di buon mattino dal suo “guru”, come viene definito Poser dalla stampa spagnola. Una visita rapida, perché alle 15 l’argentino era già di ritorno in Spagna.
Evidentemente, Messi non è riuscito a stare lontano dal medico che lo ha letteralmente rivoltato come un calzino negli ultimi anni, rivoluzionandone la dieta e le abitudini (non solo alimentari), per portarlo a raggiungere lo stato di forma ottimale che gli ha permesso di raggiungere tanti importanti obiettivi in carriera. L’ultima volta che la pulce era stato avvistato a Sacile era il maggio scorso, prima della partenza per il Mondiale, che non è finito come l’Argentina e lo stesso Messi speravano con l’eliminazione agli ottavi in Russia contro la Francia.
Secondo quanto riportato dai siti spagnoli, ieri il campione di Rosario non era solo, ma accompagnato dal suo uomo di fiducia, Pepe Costa. La collaborazione con Poser prima dell’interruzione di pochi mesi fa era durata quattro anni, e Messi aveva portato a Sacile anche altri compagni argentini, come Aguero, per esempio, ma pure Di Maria e Vietto.
I metodi di Poser, che utilizza anche i Fiori di Bach, la terapia emotiva accanto a una dieta studiata caso per caso per potenziare le prestazioni degli sportivi, evidentemente sono mancati al campione del Barcellona, che ha resistito lontano dalle sue cure poco più di cinque mesi.
D’altra parte, la scelta di interrompere il rapporto tra medico e paziente non era derivata dall’insoddisfazione, ma da “necessità” di scuderia: il capitano della squadra, infatti, non può non fidarsi ciecamente dei medici della società che lo ha fatto diventare il campione che è. Ma la lontananza da Poser è durata poco. Resta ora da capire che conseguenze avrà la fuitina di Messi: come la prenderà la dirigenza blaugrana? Qualcosa da ridire ce l’avrà senz’altro, e la cosa difficilmente finirà qua. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto