La Bujese 2.0 vince già grazie ai bambini

Quarantaquattro anni e non sentirli, anzi: con lo slogan “tradizionalmente innovativi”,coniato da Massimo Ursella, la Ciclistica Bujese ha già puntato il mirino sul futuro, se non immediato, quantomeno prossimo.
E l’ha fatto con grande stile, presentando al Belvedere di Urbignacco la nuova maglia, dagli sgargianti colori bianco, rosso e blu, che richiamano i primi anni di attività del sodalizio del presidente Calligaro. Attorno al quale c’erano tutti i principali attori della vita della storica associazione, dal vicepresidente Bortolotti, a Enzo Cainero, a Paolo De Luca, tornato in qualità di sponsor con il marchio Digas, dopo alcuni anni di assenza, all’altro sponsor Ursella, al sindaco Bergagna e, soprattutto, al ciclista bujese più famoso di tutti, Alessandro De Marchi. Proprio la figura del “Rosso di Buja” e agli ex ciclisti che, negli anni, hanno vestito i colori del club, si sviluppa il nuovo progetto, denominato “Ciclistica Bujese 2.0”: tanti bambini, che partecipano anche alla Scuola di ciclismo attivata nell’autodromo di Tolmezzo, tanti ragazzini, finanche bambine erano presenti, a sottolineare il legame che il sodalizio collinare vuole consolidare con le nuove leve, sfruttando l'esperienza e l’amore per il territorio che ex atleti, oggi dirigenti, hanno voluto offrire alla causa. «Una volta - ha spiegato il patron Calligaro -, negli anni Settanta ed Ottanta, potevamo contare su numeri importanti di tesserati: si riusciva a costruire una squadra intera per categoria solo pescando in una borgata di Buja. Adesso, per riuscire a mettere in piedi una squadra giovanile, occorre coinvolgere bambini che provengono da un territorio che va da Udine fino in Carnia (presente in sala Fabio Forgiarini della Carnia Bike, ndr) o addirittura in Austria. Sono cambiati i tempi e occorre unire le forze, anche con le altre società che operano sul nostro territorio, per fare in modo che il ciclismo friulano possa andare avanti e ottenere i risultati in linea con la tradizione». Il neo papà Alessandro De Marchi, da par suo, sottolineando l’importanza che il ciclismo ha avuto nella sua crescita personale, ha messo in evidenza anche la bontà del nuovo progetto: «È un impegno che coinvolge tante persone - ha confermato il “Rosso di Buja”, che nel 2019 correrà con la CCC di Jim Ochowitz -, da Michele Alessio, promotore della rinnovata maglia con i colori tradizionali, a tutti gli ex atleti bujesi che hanno sposato la causa e sono animati dallo spirito di appartenenza. Vogliamo fare in modo che i giovani possano sfruttare l’esperienza che abbiamo e che è il raccolto di ciò che la Bujese ha seminato in 44 anni di storia. Serve uno step per migliorare l’offerta alle famiglie e per essere al passo con i tempi: contiamo che la maglia della Ciclistica Bujese muova ancora per tanti anni la passione delle nuove leve». —
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